Big G ha voluto dire che in realtà la sentenza non ha toccato in alcun modo il suo sistema operativo, ecco la dichiarazione:
“La corte di appello esaminerà sia la contraffazione che la validità delle rivendicazioni dei brevetti. La maggior parte delle accuse non si riferiscono al sistema operativo Android e molti capi di accusa sono in corso di riesame da parte dell’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti. L’industria della telefonia mobile si sta muovendo velocemente e tutte le aziende coinvolte – tra cui i nuovi arrivati – stanno costruendo hardware e software su idee che sono state utilizzate per decenni e che vengono evolute in vari modi.
Lavoriamo con i nostri partner per offrire ai consumatori prodotti innovativi e accessibili e non vogliamo che qualcosa possa limitare tutto questo.”
Nel caso vogliate maggiori informazioni o dettagli sulla vicenda, vi consigliamo di andare a leggere il nostro articolo seguendo questo link.