HTC ci spiega “l’anatomia degli aggiornamenti Android”

27 Dicembre 201382 commenti

Ieri sera, HTC ha lanciato un "mini-sito" per spiegare quali sono i vari processi che portano, infine, all'aggiornamento di un dispositivo Android all'ultima versione del robottino verde.


HTC ci informa che l’intero processo si compone di alcuni stadi, per la precisione 5:

  • 0 – Evaluation
  • 1 – Development
  • 2 – Integration
  • 3 – Certification
  • 4 – Push to customers

Un’infografica spiega ancor più nel dettaglio come funziona. Il tutto ha inizio quando Google rilascia il PDK (o Platform Development Kit) ad HTC per valutare il nuovo framework. Successivamente, Big G annuncia la nuova versione di Android e, a questo punto, la “strada” si divide: da una parte, Google rilascia il codice sorgente ai produttori di chipset e, dall’altra, rilascia il codice sorgente ad HTC. I produttori stabiliscono se la nuova versione di Android verrà supportata dai chipset che loro produrranno, mentre HTC valuterà i requisiti che richiede questa nuova versione di Android. Qua ha fine lo stadio 0Evaluation.

Se i produttori decidono di supportare la nuova versione di Android su un particolare chipset, essi svilupperanno i driver necessari e faranno ottimizzazioni particolari per quel chipset. Vengono consegnati, quindi, ad HTC dei BSP (o Board Support Package) modificati, appositamente creati per il chipset supportato. Questo è il primo stadioDevelopment.

Il secondo stadioIntegration, comincia con HTC che assegna persone e risorse per supportare lo sviluppo della nuova versione di Android attraverso una Maintenance Release (MR). Se HTC stabilisce che può supportarlo senza problemi, allora il codice sorgente viene integrato nella sua skin proprietaria, la Sense. A questo punto, HTC comincia a lavorare con tutti gli operatori telefonici per determinare quali modifiche questi vogliono attuare per quel dispositivo, incluse app, servizi ed altri requisiti particolari. HTC incorpora, quindi, queste modifiche nel suo codice.

Nel terzo stadioCertification, HTC conduce alcuni test interni e presenta una software build for Lab Entry (LE). Se dei bug critici vengono scovati, una nuova build con specifiche riparazioni dev’essere creata e sottoposta per LE. HTC deve, quindi, ricevere una Technical Acceptance (TA) sia dagli operatori telefonici sia da Google stessa.

Nel quarto ed ultimo stadioPush to customers, HTC, gli operatori telefonici e Google preparano i server per l’OTA ed inviano l’aggiornamento ai dispositivi dei clienti.

Che dire, è un processo decisamente lungo che, almeno a nostro avviso, dovrebbe essere decisamente accorciato.

HTC, infine, ci dà anche un “upgrade status” dell’HTC One, dispositivo di punta della casa taiwanese. A quanto pare, le versioni “Unlocked“, “Developer Edition” e “Google Edition” sono già aggiornate ad Android 4.4 Kit Kat, mentre le versioni per gli operatori telefonici americani, quali AT&T, Sprint, T-Mobile e Verizion, sono al secondo stadio, ossia Integration.

Se volete ulteriori informazioni oppure volete dare un’occhiata approfondita all’infografica, eccovi il link al sito.

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