Stando ad un report pubblicato da Business Korea, i mass media cinesi stanno pubblicando una moltitudine di articoli negativi riguardanti Note 8 con cadenza giornaliera per denigrare l’ultimo arrivato di casa Samsung. Nello specifico, i media stanno comparando il numero di preordini del phablet Samsung con quelli di iPhone 8.
Note 8 ha ricevuto circa 20’000 preordini, mentre iPhone 8 ha superato quota 4 milioni. C’è da notare però che Samsung in Cina chiede una cifra pari a 100 yuan (circa 13 euro) per ogni preordine, mentre Apple permette di preordinare senza costi.
In linea di massima, coloro che preordinano il phablet Samsung pagando la quota saranno più propensi a portare avanti l’acquisto in quanto hanno investito comunque una minima somma di denaro. Questo sistema ha permesso a Samsung di ottenere un numero maggiore di preordini (con ordine effettivo) rispetto a Note 7.
Un altro aspetto influente è sicuramente il fattore prezzo: Galaxy Note 8 è venduto in Cina a 6988 yuan (quasi 880 euro), mentre device di produttori locali come Mi Mix 2 costano decisamente di meno. Infine, il sentiment cinese nei confronti della Corea del Sud è bruscamente peggiorato anche a causa dell’implementazione del sistema Terminal High Altitude Area Defense (THAAD). I consumatori cinesi stanno boicottando i brand sudcoreani in favore di marchi locali.
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Un magazine cinese afferma inoltre che il THAAD è uno dei fattori principali per lo scarso successo di Note 8 in Cina. Non solo il fiasco di Note 7 quindi, ma fattori ben più rilevanti stanno contribuendo a peggiorare il sentiment cinese nei confronti dell’azienda sudcoreana.