L’ accusa ha a che vedere con l’utilizzo, da parte del produttore cinese Meizu di tecnologie proprietarie Qualcomm, senza alcuna licenza. Si dovrebbe trattare, nello specifico, di alcuni brevetti riguardanti le tecnologie 3G e 4G. Il colosso americano, leader nel settore dei microprocessori, avrebbe impugnato la sentenza presso la Corte delle Proprietà Intellettuali di Pechino.
In questa lotta, Meizu parte sicuramente con un vantaggio che è quello di giocare in casa, la Corte di Pechino infatti non si è mai dimostrata propensa a condannare un’azienda connazionale. Inoltre la stessa Qualcomm, solo un anno fa, era stata citata in giudizio dall’autorità Antitrust cinese ed era stata costretta a pagare una multa salatissima. Per contro, Qualcomm potrebbe riuscire ad averla vinta in quest’occasione dal momento che ha a che fare con più di cento aziende in questo settore, le quali si impegnano a pagare costantemente le royalties. Sarà quindi interessante scoprire chi riuscirà ad avere la meglio in questo spinoso contenzioso.