“Come si può offendere gli altri per essere entrato in una chiesa con uno smartphone? Così ho deciso di andare a catturare qualche Pokémon in questa chiesa, credo che sia sicuro e che non sia proibito dalla legge quindi Let’s go.”
Queste sono le parole pronunciate da Sokolovsky all’apertura del suo video pubblicato su YouTube per cui ora rischia fino a 5 anni in carcere. Ma facciamo un passo indietro, il protagonista di questa paradossale vicenda si chiama appunto Ruslan Sokolovsky, è un ragazzo di 21 anni Russo che da tempo pubblica video su YouTube ed il suo canale possiede circa 300,000 iscritti. Lo scorso 11 Augusto Sokolovsky ha pubblicato un video (che trovate qui sotto), in cui si riprende mentre gioca a Pokémon Go nella chiesa di Yekaterinburg. Questo comportamento apparentemente banale, potrebbe portare a delle conseguenze molto più gravi. Dopo aver preso visione del video e di altri materiali non meglio precisati, la polizia ha infatti accusato Sokolovsky di incitamento all’odio e di offesa alla libertà religiosa, reato che comporta una pena da 2 mesi fino ai 5 anni di carcere.
Questo episodio ha fatto subito innescare la polemica sui media russi, attirando l’attenzione anche di politici e personalità di spicco della chiesa ortodossa che hanno risposto alle accuse affermando che il ragazzo è stato arrestato per una serie di video e messaggi contro la chiesa e non per il video di Pokémon Go. Dall’altra parte il mondo del web si è schierato apertamente in favore di Sokolovsky, creando l’hashtag #FreeSokolvsky. Anche se la vicenda non è ancora del tutto chiara resta il fatto che la Russia non apprezzi il gioco di Niantic, che infatti non è ancora arrivato ufficialmente nel paese e che più volte è stato bersaglio delle critiche di diversi esponenti politici.
Fateci sapere nei commenti quale sono le vostre opinioni su questa vicenda decisamente complessa.