Samsung Galaxy Note III: il produttore coreano avrebbe barato nuovamente nei test benchmark

2 Ottobre 201372 commenti

Dopo l'uscita del Galaxy S4 il produttore sud-coreano Samsung era stato accusato di aver falsificato volontariamente i test benchmark dell'ultimo top-gamma, fornendo una falsa pubblicità agli utenti. Allora Samsung aveva smentito tutto, ma sembra che il vizio di falsificare i test benchmark non sia svanito.

Secondo un ultimo report di ArsTechnica, la stessa situazione si ripeterebbe anche nel nuovo Galaxy Note III USA con Snapdragon 800.

Durante un qualsiasi test benchmark lo smartphone continuerebbe ad eludere l’idle della CPU, bloccandola alla massima frequenza di lavoro e mantenendo tutti e quattro i core attivi.

Ovviamente tutto ciò porta a dei risultati eccezionalmente alti, anche se non rispecchierebbero le reali performance dello smartphone.

Così come sul GS4, anche per il Galaxy Note III sarebbero stati eseguiti determinati test benchmark nei quali sarebbe stato evidenziato questo problema:

I test benchmark interessati sarebbero Geekbench, Quadrant, AnTuTu, Linpack, e GFXBench. Per il caso del GS4, il produttore sud-coreano si era giustificato dichiarando che l’aumento di performance avveniva solamente nel caso in cui l’app richiedeva un enorme dispendio energetico, come browser e video player.

Però stavolta questa giustificazione potrebbe non reggere, dato che sul Galaxy Note III non ci sarebbe traccia di altre applicazioni oltre i test benchmark.

Ovviamente dopo queste nuove accuse non ci resta che attendere la risposta di Samsung.

 

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