Sicurezza biometrica: riflessioni sul suo impiego

10 Agosto 201517 commenti

Le industrie di pagamenti, gli enti governativi e di sicurezza stanno combattendo sempre di più il rischio di cyber-attacchi e di frode grazie all'impiego di vari tipi di tecnologia biometrica, che (sulla carta) permette di migliorare la sicurezza e prevenire brecce nel sistema. Ecco alcune riflessioni sull'argomento.

Come riportato recentemente nel nostro sito, MasterCard ha avviato un metodo di riconoscimento facciale da impiegare nei servizi di conferma pagamento, il quale si basa sui “selfie” scattati da smartphone. Questa tecnologia usufruisce della creazione di una mappa del volto del cliente, che viene tradotta in un codice di conferma per i futuri pagamenti. La multinazionale di servizi finanziari ha inoltre dichiarato di stare lavorando su un programma di pagamenti basato sul riconoscimento vocale.

Prima di Mastercard ci aveva pensato Apple Pay nell’ottobre 2014: infatti gli iPhone più recenti sono equipaggiati di un lettore di impronte digitali Apple Touch ID.

Sicurezza biometrica apple touch id

Ma non è finita qui: c’è da considerare che anche Paypal ha iniziato ad adottare i sensori fingerprint per fruire della sicurezza biometrica nella propria app mobile; tutto sembra pronto ad un impiego in larga scala.

Biometrica tra passato, presente e futuro

La scoperta dell’univocità dei pattern nelle impronte digitali risale al 1665, per opera di Marcello Malpighi, ma solo nel 1880 vennero pubblicati degli scritti sul loro possibile impiego nel campo identificativo, per mano del Dottor Henry Faulds, un chirurgo scozzese.

Nel 1994, invece, John Daugman ha sviluppato e brevettato i primi algoritmi di scansione e riconoscimento della retina, parte dell’occhio nota per contenere una rete di pattern casuali e unici per ogni individuo. Per quanto concerne l’identificazione, vengono impiegati degli speciali scanner che ricercano questi pattern in un database apposito.

Sicurezza biometrica eye recognitionGrazie a Christoph von der Malsburg (dell’università tedesca di Bochum) è stato sviluppato un sistema noto come ZN-Face, in grado di fare comparazioni facciali anche con immagini “imperfette”.

Ad oggi, il comparto di riconoscimento biometrico più “mainstream” si basa su:

  • lettura di impronte digitali
  • lettura del palmo della mano
  • lettura della retina
  • riconoscimento facciale
  • riconoscimento vocale

Sicurezza biometrica speech recognition

Esiste però un altro tipo di tecnologia in sviluppo, nota come “Biometrica comportamentale“, il cui sistema di riconoscimento si basa su vari aspetti delle abitudini dell’individuo, quali ad esempio il ritmo di scrittura (chiamato “Keystroke Dynamics“), o l’andatura di cammino, che rileva pattern di movimento strettamente legati alla singola persona.

I sistemi di riconoscimento basati sulla biometrica comportamentale sono ad ora considerati meno affidabili di quelli elencati in precedenza (rientranti nella categoria della “Biometrica fisiologica“), ma visto lo stadio iniziale della ricerca in questo campo, è possibile che tale premessa venga ribaltata.

Tecnologia biometrica: è abbastanza sicura?

Molti apparati legislativi e agenzie governative stanno già impiegando la Biometric Technology, poiché permette di avere un livello di sicurezza maggiore nei confronti dei cyber-attacchi (rispetto ai metodi protettivi tradizionali).

La recente disponibilità di questa tecnologia anche per piattaforme smartphone e cloud alza sì il livello di sicurezza, ma attenzione: non è tutto oro ciò che luccica.

Sembra infatti che – allo stato attuale – non vi sia una sufficiente garanzia alla prevenzione del furto d’identità. Il famigerato gruppo di hackerThe Chaos Computer Club” è addirittura riuscito a replicare le impronte del Ministro tedesco della Difesa, ad esempio; se ci sono riusciti con un esponente così elevato della politica tedesca, chi ci può assicurare che non possano fare lo stesso coi comuni cittadini?

Di questo passo detenere le impronte di qualcuno vuol sempre più dire poter operare con il wallet virtuale di chiunque usufruisca di PayPal mobile e abbia abilitato il fingerprint scanning. E più passeranno gli anni, più potere avranno questi sistemi di sicurezza basati sulla biometrica.

Per aumentare ulteriormente la sicurezza Qualcomm Technologies ha recentemente annunciato lo sviluppo della prima soluzione biometrica mobile basata sull’impiego di ultrasuoni.

sicurezza biometrica security

Stephanie Scuckers, un’esperta nella ricerca di tecnologie identificative, ha affermato di aver posto la propria attenzione su sistemi di “liveness detection“, atti a verificare che l’utente sia “vivo” e che il sensore non stia venendo ingannato. Per raggiungere questo più elevato livello di sicurezza biometrica si sta pensando all’impiego di sensori di temperatura incorporati a quelli di impronte digitali, o rilevatori di presenza di vene nel palmo della mano, ad esempio.

cosa accadrà in futuro?

L’aumento della sicurezza non è l’unica considerazione da fare sui vantaggi della biometrica.

Immaginate un mondo in cui non c’è bisogno di ricordare né password é PIN.

Con anche l’avanzare dei pagamenti NFC, le spese potrebbero automaticamente venire ricondotte all’acquirente grazie ad un database di controllo biometrico. Questa fusione di tecnologie sconvolgerebbe lo schema di commercio così come lo conosciamo ora.

Siamo pronti ad affrontare il futuro in questo verso?

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