Steve Jobs: “Noi non tracciamo nessuno, Android invece sì”

26 Aprile 201132 commenti

Come avrete sicuramente letto o sentito in questi ultimi giorni, l'azienda di Cupertino è nella bufera per la scoperta di un file presente sui suoi iPhone e iPad nel quale viene memorizzato ogni dato riguardante gli spostamenti, che poi in fase di sincronizzazione viene trasferito sul PC dell'utente.


Successivamente, alcuni sviluppatori e ricercatori hanno analizzato il sistema operativo di Google e notato che anch’esso ha un comportamento simile ad iOS nel tracciare gli spostamenti che compiamo ogni giorno, pur con importanti differenze che il colosso Americano ha voluto sottolineare.

Tutte le condivisioni delle posizioni geografiche sono decise dagli utenti. Noi forniamo agli utenti notifiche e controlli sulla raccolta, e l’utilizzo di questi dati è atto a garantire una migliore esperienza mobile sui dispositivi Android. Tutte le informazioni sulle posizioni geografiche inviate ai server di Google sono anonime e non riconducibili a specifici utenti [..] I dati legati alla localizzazione sono memorizzati sul cellulare per un tempo limitato.

C’è qualcuno però, che non la pensa così. E chi potrebbe essere secondo voi? La stessa Apple, certo!

Un lettore di MacRumors ha inviato una e-mail a Steve Jobs per ottenere ulteriori informazioni su questa questione, ribattezzata Locationgate, “minacciando” di acquistare un Motorola Droid.

Il CEO di Apple non si sarebbe fatto attendere nel rispondere, e sinteticamente (come al suo solito) avrebbe affermato che Apple non traccia assolutamente nessuno, al contrario di Google.

Queste le parole dell’email in questione:

Q. “Steve, puoi per piacere spiegare la necessità di uno strumento di tracciamento passivo inserito nel mio iPhone? Si tratta di qualcosa di fastidioso sapere che la mia esatta locazione è registrata tutto il tempo. Forse potresti fare chiarezza per me prima che passi ad un [Motorola] Droid. Loro non mi tracciano.

A. Oh certo che lo fanno. Noi non tracciamo nessuno. Le informazioni circolate sono false”.

Nel frattempo, entrambe le società sarebbero state convocate in Senato il prossimo 10 Maggio.

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