Nel lontano Novembre 2009 la celebre casa alata lanciò in USA il DROID, sprovvisto, per paura, del pinch-to-zoom nel browser.
La controparte internazionale, il Milestone ne era provvisto e successivamente con un aggiornamento software si decise di portarlo anche sul DROID. Già però dal Febbraio dello stesso anno Apple chiese a Google di non utilizzare la tecnologia multi-touch sui propri device Android.
Inizialmente, forse per paura, Google non si schierò contro la mela morsicata ed aver tolto in un primo momento il multi-touch ed il pinch-to-zoom fu segno di paura. Ma con il crescere e l’affermarsi della piattaforma la rivalità è cresciuta ed è sfociata in ciò che ritroviamo oggi.
E mentre alcuni produttori stringono accordi con Apple per il quieto vivere, per esempio HTC, altri temuti, come Samsung, sono portati in tribunale e vengono condannati a pagare una cifra di circa 1.05 miliardi di dollari per la violazione di questi brevetti e molti altri.
Questo è il secondo duro colpo sferrata dall’USPTO ad Apple che si è visto invalidare in pochi giorni due dei più importanti brevetti della causa contro Samsung ed Android.
Il produttore sud-coreano è pronto ad un nuovo processo nonostante il giudice Lucy Koh abbia recentemente rifiutato la richiesta di ban dalle vendite dei dispositivi Samsung da parte di Apple, poichè alcuni dispositivi non sono più in vendita ed altri hanno ricevuto aggiornamenti software tali da non violare alcun brevetto.
Il giudice ha anche rifiutato la richiesta di un nuovo processo da parte di Samsung per azioni improprie ed inappropriate da parte del capo giuria Velvin Hogan.
Detto ciò, certamente la nuova mossa dell’USPTO potrebbe favorire Samsung, pronto a richiedere un abbassamento della cifra da versare nelle tasche di Apple. Vedremo come andrà a finire.