La prima azienda per rispetto della privacy è Twitter, mentre le ultime sono MySpace e Verizon, seguite da Apple e AT&T. Google si pone bene nella classifica ma non senza alcune critiche.
La valutazione avviene in base a 6 criteri, ognuno dei quali vale una stella:
- L’azienda richiede una garanzia e delle valide motivazioni legali prima di fornire i dati di un utente al governo?
- L’azienda avverte l’utente nel momento in cui consegna i suoi dati al governo?
- L’azienda fornisce ogni anno un rendiconto su quali e quanti dati siano stati consegnati al governo nell’anno precedente?
- L’azienda fornisce informazioni sui propri regolamenti interni riguardo la privacy (il che occasioni autorizzano i governi ad accedere ai dati)?
- L’azienda difende legalmente i propri utenti dalle richieste di fornire dati? (una nota fa presente che la mancanza di questa stella non è da considerare un demerito riguardo aziende piccole e non in grado di affrontare le spese giudiziarie)
- L’azienda si batte in politica per leggi più giuste sulla privacy degli utenti?
L’organizzazione ha espresso la propria soddisfazione per il miglioramento notato rispetto agli anni passati.
Google, come abbiamo anticipato, si pone bene, con 5 stelle. L’unico punto non rispettato è l’avvertire i clienti in caso di informazioni fornite al governo.
Male invece per Yahoo! ed Apple, entrambe con una sola stella, e per Amazon (due stelle). Benino Facebook (3 stelle), che però ancora si rifiuta di fornire informazioni su quanti dati vengano inviati ai governi ogni anno e che non avverte gli utenti né difende i loro dati legalmente.
[fonte]