Durante l’evento di presentazione del Mi Note Pro è stato svelato questo sistema di raffreddamento realizzato con delle alette in grafite che avrebbero dovuto dissipare meglio il calore prodotto dallo Snapdragon 810.
Nel teardown è stata evidenziata anche la presenza di una pasta termoconduttiva sul processore (solitamente una soluzione utilizzata su PC), perciò pensavamo che tutti i problemi fossero stati risolti.
Invece, secondo le prime segnalazioni emerse sul web, la soluzione escogitata da Xiaomi sembra non aver portato benefici. Infatti, nonostante l’elevato calore che a volte non permetterebbe di tenere il device in mano, quest’ultimo non entra nemmeno in thermal throttling danneggiando anche i componenti interni. Alcuni utenti avrebbero segnalato dei danni alla scheda madre, invece altri al touch e al display.
Ovviamente precisiamo che gli utenti in questione sono stati i primi a ricevere il nuovo Mi Note Pro e forse si tratta di un problema legato alle prime unità distribuite. Inoltre, la presenza del medesimo processore su HTC One M9 e LG G Flex 2 non sembra portare questi danni nonostante il surriscaldamento, perciò potrebbe essere un ulteriore problema causato dalla soluzione sviluppata internamente da Xiaomi.
Detto ciò, non ci resta che attendere informazioni dall’azienda cinese.