Il produttore russo ha infatti dichiarato che non utilzzerà più il sistema operativo Android per i suoi smartphone, preferendo affidarsi a Sailfish OS.
Caso vuole che proprio il sistema operativo finlandese fosse quello indicato dal ministro russo Nikiforov come base per la realizzazione del presunto sistema operativo mobile nazionale; che ci sia inoltre uno stretto legame tra Yota Devices e il governo russo l’ha confermato inoltre la clamorosa dichiarazione della stessa azienda, che qualche tempo fa aveva ammesso la presenza di una backdoor a favore dei servizi russi sugli Yotaphone.
Nonostante le smentite, sembra quindi che il progetto che punta alla creazione di dispositivi con sistema operativo USA-free vada avanti. Un primo smartphone Yota con Sailfish OS sarebbe addirittura già in fase di test: non ci resta dunque che attendere i prossimi mesi per capire cosa ne salterà fuori.
UPDATE – Yota Devices ha smentito l’intenzione di abbandonare Android per passare a Sailfish OS: pur dichiarandosi impossibilitato a dire cosa potrà succedere in futuro, un portavoce ha infatti dichiarato che l’azienda si sta al momento concentrando sullo sviluppo di Lollipop e Android M per i suoi dispositivi e che il prossimo Yotaphone sarà certamente basato su Android. Secondo il portavoce, Sailfish OS rappresenta al momento una nicchia di mercato e non è un’opzione che la sicetà prenderà in considerazione.