LG G5: la recensione

6 Giugno 201625 commenti

Presentato durante lo scorso Mobile World Congress, LG G5 è il nuovo top di gamma che la casa sudcoreana propone per questo 2016 introducendo alcune interessanti novità tra le quali spiccano indubbiamente la doppia fotocamera e i moduli aggiuntivi. Vediamo come si è comportato nei nostri giorni di test.

Unboxing

Le grafiche sulla confezione di vendita riprendono e sottolineano la modularità dello smartphone. Il contenuto consiste in un alimentatore (con uscita USB standard) da 1.8A (a 5 o 9 Volt), un cavo USB/USB Type C e i classici auricolari Quadbeat (assenti nella nostra essendo un sample destinato alla stampa).

Il dispositivo

LG G5 non rientra di certo nei piccoli dispositivi avendo un display da 5.3 pollici e misurando complessivamente 149.4 x 73.9 x 7.7 mm; tuttavia la lega di alluminio che lo compone riesce a contenere il peso (posizionando la bilancia a 159 grammi) e a migliorarne la presa senza “impoverire” il design che rimane comunque abbastanza premium. A primo impatto risulta spigoloso e “tagliente” a causa di una linea cromata che lo circonda e alla mancanza della curvatura del vetro sul lato corto (come ormai si vede su tutti i top di gamma) che si sposta su quello lungo nella parte alta; tuttavia dopo qualche giorno l’abitudine prende il sopravvento e l’impugnatura risulta più morbida. Ciò non toglie però che la cromatura che delinea il contorno di LG G5 tenda – purtroppo – a graffiarsi e a scheggiarsi.

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Sulla parte frontale, come anticipato, domina il display da 5.3 pollici IPS LCD protetto da un vetro Gorilla Glass 4 che integra la modalità Always On che analizzeremo nella sezione successiva. Nella parte alta è alloggiata una fotocamera da 8 Megapixel con apertura f/2.0, lo speaker e un LED RGB oltre ai classici sensori.

Con LG G5 la casa sudcoreana ha abbandonato la propria invenzione lanciata sul vecchio G2: i tasti volume sono “tornati al loro posto”. Rimane solamente il pulsante accensione – leggermente incavato e circondato da un’anello cromato – che incorpora un sensore biometrico molto rapido e preciso anche se non è il più veloce che abbiamo testato fino ad ora. Nella nostra versione (e anche in altre, dopo esserci informati) abbiano notato che la pressione produce un rumore “plasticoso” che varia a seconda della posizione del dito e compromette la sensazione complessiva di solidità e bontà di assemblaggio.

Poco più sopra troviamo il complesso comparto fotografico che consiste in: un obiettivo traduzionale da 16 MP con apertura f/1.8, un secondo obiettivo da 8 MP grandangolare con apertura f/2.4, l’autofocus a laser, un flash LED e un sensore per la misurazione dello spettro di colore già visto anche sul precedente G4.

Sul lato destro è presente lo slot per Nano SIM e Micro SD; su quello sinistro fa capolino il bilanciere del volume abbandonato anni fa.

Nella parte inferiore è situata la porta USB Type C, lo speaker mono e il primo microfono. IN quella superiore troviamo invece il secondo microfono, l’uscita audio jack da 3.5 mm e il sensore IR.

Display

LG G5 monta un pannello frontale da 5.3 pollici IPS LCD con risoluzione QHD (dunque 2560 x 1440) che si è rilevato il migliore display per l’utilizzo all’esterno. Sotto la luce diretta del Sole, infatti, luminosità e contrasto vengono aumentati quasi esponenzialmente per riprodurre al meglio l’immagine che risulterà ovviamente un po’ troppo accesa ma comunque perfettamente leggibile. Lo switch è praticamente istantaneo e avviene di colpo senza gradazioni, raramente tuttavia sbaglia. I colori sono perfetti, anche i neri sono molto intensi se non al livello di un AMOLED che, per forza di cosa, rimane imbattile sotto questo aspetto. Questo compromette leggermente la funzione Always On in quanto nel caso di un ambiente completamente buio, l’intero display sarà leggermente illuminato; ciò tuttavia non da fastidio se per esempio siete abituati a tenere lo smartphone sul comodino in quanto la luminosità è ridotta al minimo dal rapido e preciso sensore situato sulla parte frontale.

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Ho apprezzato molto l’Always On pensato da LG in quanto è una via di mezzo da lo standard Google offerto dai Nexus e quello “chiuso” di Samsung presentato sui nuovi Galaxy S7 che sfrutta solamente le app native. LG propone invece tutte le notifiche di qualsiasi applicazione (l’icona si ingrandisce alla ricezione e poi va in coda in una versione più piccola) sotto a Ora e data che sono sempre visibili (se impostate). Non è tuttavia possibile visualizzare l’anteprima della notifica direttamente dalla modalità Always On, ma grazie al doppio tocco o al sensore di impronte digitali posteriore, sbloccare il telefono o accendere lo schermo è molto rapido.

Fotocamera

Se LG G4 aveva uno dei migliori comprati fotografici del 2015, questo G5 ha sicuramente preso il suo posto per l’anno corrente. Le fotocamera posteriori sono addirittura due: la principale ha un sensore da 16 Megapixel (f/1.8) con stabilizzatore ottico, auto focus laser che sfrutta ben 9 punti di messa a fuoco e sensore dello spettro di colore. Tutto ciò garantisce scatti rapidi e riprese sempre stabili. Presente ovviamente anche il flash monocromatico.

La seconda fotocamera è invece da 8 Megapixel f/2.4 ma con un grandangolo di ben 135° che aumenta considerevolmente il campo di azione. I due sensori non lavorano insieme per migliorare lo scatto finale, ma possono essere usati contestualmente per realizzare alcuni effetti fotografici.

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L’applicazione fotocamera di LG G5 non si discosta molto da quella presente sui predecessori: sono presenti le tre classiche modalità: Semplice, Base e Manuale.

La prima è un semplice “punta e scatta” completamente automatica senza nessuna impostazione; la seconda consente invece di avere a portata di mano le modalità di scatto e ripresa (che includono Slow Motion e TimeLapse), attivazione del flash e impostazioni generiche come HDR, timer, OIS e comandi vocali.

La modalità manuale ci rende invece dei veri professionisti (ovviamente se sappiamo cosa stiamo facendo) permettendo la regolazione della tonalità di bianco, messa a fuoco, esposizione, ISO e tempi di scatto.

E’ possibile switchare da una fotocamera all’altra in qualsiasi momento, anche durante la ripresa di un video se si vuole cambiare inquadratura.

Di seguito il confronto tra le due fotocamere realizzato dalla stessa posizione.

Infine la consueta galleria fotografica di Google+.

Software

LG G5 è venduto con Android 6.0.1 preinstallato e personalizzato con l’ultima versione della UX prodotta dalla casa madre.

Molto fluida e ben fatta l’interfaccia utente di LG che è diventata col tempo più flat adattandosi al trand del momento. A schermo spento, come anticipato, si nota l’ottima implementazione della modalità Always On che mostra ora, data e notifiche di ogni tipo pur montando un pannello non AMOLED. Dalla schermata di blocco è possibile attivare direttamente Google Now, effettuare una telefonata o scattare una foto. Quest’ultima operazione è anche possibile premendo due volte il tasto volume giù come sugli altri modelli di LG; la stessa operazione ma con il pulsante volume su avvierà invece l’applicazione Note.

La nuova Home Screen è stata da subito molto criticata per la mancanza dell’App Drawer, ma a seguito del Mobile World Congress LG è “corsa ai ripari” aggiornando l’applicazione Home consentendo la scelta tra tre diverse modalità: tradizionale con menu, senza menu e semplificata. Usandolo i primi periodi senza l’app drawer, pur non riuscendone a fare a meno personalmente, ho apprezzato le accortezze introdotte che nessuno aveva mai osato fare: il problema della mancanza di un menu delle applicazioni è principalmente uno, il disordine. LG ha così introdotto la possibilità di ordinare, dalla seconda schermata in poi, tutte le applicazioni in ordine alfabetico.

Il resto dell’interfaccia rimane pressoché invariato a partire dal pannello delle notifiche che include i classici toggle rapidi e la regolazione della luminosità oltre all’accesso rapido al mirroring e alla condivisione di file.

Presenti gli Smart Settings che in modo analogo – seppur molto ristretto – al noto servizio IFTTT, consente di modificare alcune impostazioni (profilo audio, bluetooth e WiFi al momento) o di eseguire un’applicazione nel momento in cui arriviamo o usciamo di casa o quando colleghiamo gli auricolari.

Batteria

LG G5 monta una batteria da 2800 mAh che ha la particolarità di essere rimovibile e combinata con altri accessori della serie LG Friends che al momento si limitano ad una piccola batteria aggiuntiva con impugnatura per utilizzare lo smartphone come fotocamera e uno speaker firmato Harman Kardon che andrà a sostituirsi alla base estraibile. Non essendo presente nessuna batteria tampone, lo switch comporta lo spegnimento del telefono; la rimozione della batteria dalla base è inoltre un po’ troppo “dura”, non certo morbida come nei video pubblicitari. Tuttavia la rapidità di avvio compensa piuttosto bene.

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L’autonomia è buona e si arriva a sera senza troppi problemi con un utilizzo anche intenso comprendente telefonate, varie mail, centinaia di notifiche e perchè no, qualche minuto di gioco. Parlando di giochi è disponibile nelle opzioni di risparmio una impostazione denominata Ottimizzazione gioco che regola la qualità video per risparmiare appunto batteria. Il risparmio energetico in sé consente invece di limitare le app in background e l’utilizzo del display Always On. Assente una modalità “super” con funzioni limitate e autonomia di svariati giorni.

Conclusioni

LG G5 è il primo smartphone semi-modulare in commercio e LG è sicuramente sulla buona strada; quando gli accessori diventeranno molteplici (probabilmente con i prossimi smartphone) sarà sicuramente interessante vedere uno smartphone top di gamma e prodotto di punta far parte di una piccola derivazione di quello che è il Project Ara di Google (ben distinto da ciò).

Buona la qualità costruttiva anche se avrei ammorbidito di più gli spigoli sul bordo cromato che risultano troppo taglienti; bella invece la curvatura superiore del vetro nella zona della capsula auricolare.

Il prezzo di lancio di LG G5 è di 699 euro, qualcosina in meno rispetto ai diretti rivali (Samsung Galaxy S7 e HTC 10) ma online lo si trova già a molto meno.

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