Oaxis Bento speaker: la recensione

22 Luglio 201515 commenti

Uno speaker universale che non ha necessità di connessione Wi-Fi o Bluetooth? È il caso di Oaxis Bento, un'amplificatore magico che per funzionare ha bisogno semplicemente dell'induzione. Posiziona il tuo smartphone sopra la base e poi goditi la musica.

Il nome di questo particolare gadget è Bento, viene prodotto dalla Oaxis e, dopo aver catturato la nostra attenzione durante lo scorso Mobile World Congress, oggi abbiamo deciso di volerlo conoscere meglio.

oaxis bento

IL DESIGN

Indubbiamente una forma particolare, probabilmente perchè eravamo abituati ai comuni speaker Bluetooth? Bento si presenta come una specie di bilancia da cucina, con la differenza che esso non serve per pesare gli alimenti ma per riprodurre musica.

oaxis bento

Troviamo, infatti, un grande piatto superiore dove è possibile alloggiare lo smartphone ed immediatamente sotto una griglia da dove verrà emesso il suono amplificato dal dispositivo.

oaxis bento

Il corpo inferiore è esente da pulsanti, fatta eccezione del comando per l’accensione visibile in posizione posteriore, frontalmente troviamo un unico LED che ci notificherà lo stato acceso/spento del dispositivo ed livello della batteria.

oaxis bento

Sempre posteriormente, troviamo l’ingresso micro-USB per la ricarica (il cavo è incluso nella confezione) e la l’ingresso AUX per la riproduzione standard.

oaxis bento

Come funziona

Bento è uno speaker che per funzionare non ha bisogno di cavi, né di alcun tipo di connettività wireless, quindi niente WiFi, Bluetooth e simili.

Semplicemente basta posizionare il nostro dispositivo multimediale al di sopra del piatto che l’altoparlante ci porge ed ascoltare la musica da esso amplificata. Il termine più appropriato per chiamarlo è, quindi, un close-contact wireless speaker, termine che esprime al meglio il concetto di funzionamento a contatto diretto, in questo caso delle onde sonore emesse dal nostro smartphone.

In alternativa all’induzione, se l’utente lo desidera ha la possibilità di collegare anche il proprio dispositivo attraverso il comodo ingresso Aux e un comune cavo audio con due jack da 3.5mm. Una soluzione, quest’ultima, che eviterà ogni eventuale spiacevole distorsione dovuta ad un posizionamento non ottimale del dispositivo, oppure nei casi in cui quest’ultimo non possegga una qualità audio in uscita di buona qualità – anche questo è un fattore da tenere in considerazione.

IL SUONO

La prima cosa da dire è che Bento non è solo musica, Oaxis ha, infatti, comunicato che il dispositivo è stato progettato e quindi può essere utilizzato anche per riprodurre in modo accurato la voce, in modo da risultare utile, ad esempio, per videoconferenze, chiamante a più persone in vivavoce, etc..

oaxis bento

Entrando in dettagli più tenici, l’uscita audio è affidata a due driver (2x40mm full-range), ciascuno con una potenza di 2,5 Watt RMS. In aggiunta, sono presenti diversi sensori ad induzione immediamamente sotto la superfice superiore dello speaker, in grado di captare l’audio proveniente dallo smartphone.

oaxis bento

Il suono riprodotto è, come si può dedurre dalle foto, omnidirezionale, in questo modo sarete liberi di collocare Bento in qualsiasi posizione vogliate della vostra stanza.

Punto negativo, come già anticipato, è rappresentato dalla possibilità di andare incontro ad alcune leggere distorsioni dell’audio, questo perchè Bento per dare il meglio di se richiedere che l’utilizzatore posizioni il proprio smartphone in alcuni punti ben precisi. Inoltre, ho notato che le prestazioni variano anche a seconda del verso in cui si poggia il cellulare, ad esempio ho appreso che il mio One M9 viene amplificato meglio se messo in posizione normale (nonostante avesse gli speaker orientati verso l’altro), mentre un iPhone 6, oppure il Meizu M2 Note che vedete in foto, va meglio se capovolto.

oaxis bento

Per finire, non vi è alcun tipo di pulsante – ad eccezione dell’alimentazione – sul nostro Oaxis Bento, quindi nemmeno i controlli per la regolazione del volume, il quale richiederà, quindi, di intervenire direttamente sullo smartphone. Batteria non eccellente ma neanche da criticare, ci garantisce, infatti, circa 6 ore totali di riproduzione.

CONCLUSIONI

Mi risulta difficile giudicare Oaxis Bento. Un appassionato della tecnologia come me rimarrebbe sicuramente affascinato dall’originale tecnica di funzionamento adottata, facile, immediata e non dispendiosa per la batteria dello smartphone, il tutto seguito da buoni risultati. Guardandolo meglio, però, ci si accorge che forse manca qualcosa, ad esempio se prendiamo in considerazione uno dei fattori principali, il prezzo di 69,90$ dal sito ufficiale (si trova a meno su rivenditori di terze parti) ci si rende conto che probabilmente è ancora troppo presto – o troppo tardi siccome non è stata di certo scoperta ieri – per affidarsi a questo tipo di ‘connessione’, la quale spazza via in un colpo il concetti di senza fili, di libertà di movimento e, come se non bastasse, offre risultati che a nostro avviso sono qualitativamente inferiori rispetto a ciò che è possibile ottenere con i comuni speaker bluetooth che offre il mercato.

Cosa ci è piaciuto

  • Design originale
  • Semplicità di utilizzo
  • Idea originale

Cosa non ci è piaciuto

  • Prezzo
  • Qualità del suono non sempre ottimale
  • Batteria

oaxis bento

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