Razer Nabu X: la recensione

10 Giugno 201516 commenti

Siete alla ricerca di una smartband o un fitness tracker e non sapete da che parte girarvi? Razer Nabu X potrebbe essere il prodotto che fa per voi.  Scopritelo nella nostra review.

UNBOXING

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La confezione del Nabu X è senza fronzoli e minimale, dalla quale è subito possibile scorgere il prodotto. All’interno, oltre ovviamente alla smartband, troviamo un cavetto USB per la ricarica e un manuale di istruzioni, fondamentale per la prima configurazione del dispositivo.

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Caratteristiche tecniche e hardware

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Compatibilità Android 4.3 e successivi
Batteria Polimeri di Litio, 5-7 giorni di autonomia
Certificazioni IP67, resistente all’acqua fino a 1 metro di profondità
Sensori accelerometro, Motore con vibrazione cilindrica
LED 3 led RGB
Taglia Taglia unica

Il dispositivo non è dotato di alcun tasto fisico e si accende automaticamente quando collegato all’alimentazione. A differenza del predecessore Nabu,  Nabu X non utilizza standard Micro-USB, scelta probabilmente obbligata per poter conseguire la certificazione IP67.

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Software

Per la gestione di Nabu X Razer ha pubblicato sul Play Store un’apposita app, Utility Nabu X, dalla quale sarà possibile impostare il dispositivo, aggiornarlo ed installare le app che la community di sviluppatori sta creando tramite le API fornite dal produttore. Razer, per incentivare lo sviluppo di app per la propria smartband, ha anche avviato una campagna tramite la quale gli sviluppatori potranno essere premiati con un coupon di 200$ utilizzabile sullo store ufficiale del produttore.


sviluppatori android

Link AppBrain | Link Google Play Store

Tramite i 3 led RGB è possibile “visualizzare” le notifiche, i led inizieranno a lampeggiare e il braccialetto vibrerà. Purtroppo non è possibile impostare i colori dei singoli led per ogni app, possono solo essere impostati colori diversi in base all’evento in corso (chiamate/avvisi/notifiche) ma i led saranno tutti dello stesso colore. Da questo punto di vista il “vecchio” Nabu era molto più apprezzabile: avendo un display da 32x128px era possibile visualizzare comodamente notifiche ed informazioni importanti senza dover necessariamente sfilare lo smartphone dalla tasca. A questo punto vien da chiedersi che utilità possano avere i LED se non per fini legati alla configurazione del dispositivo, per segnalare il livello di batteria o la percentuale residua al raggiungimento dell’obbiettivo giornaliero di passi/km/calorie. Dall’app Utility Nabu X è anche possibile impostare un avviso, il quale farà vibrare la smartband all’ora e nei giorni configurati. Purtroppo è possibile impostare solo un solo avviso fisso. Una funzione che spero vedremo negli update futuri è la sincronizzazione con le sveglie di sistema, in questo modo la smartband, ad esempio, vibrerà al suonare della sveglia mattutina e non vi sarà più il problema “dell’avviso statico”.

Una feature interessante è la funzione social: è possibile collegare il dispositivo agli account Facebook e Twitter e quando incontreremo un’altra persona in possesso di Nabu o Nabu X, tramite una semplice stretta di mano, sarà possibile scambiare i contatti.

Per quanto riguarda invece le funzioni Fitness, Nabu X si comporta egregiamente: il dispositivo è in grado di registrare il numero di passi eseguiti e calcola di conseguenza distanza e calorie bruciate. Avendo Nexus 6 come dispositivo principale ed essendo dotato di sensore per la rilevazione di passi e step, ho effettuato una comparativa utilizzando Google Fit: a fine giornata la differenza tra i dati riportati dalla smartband e dall’app Google è mediamente di 100-150 passi (la mia media è di 10.000 passi al giorno), errore più che tollerabile se si considera che Nabu X effettua i conteggi utilizzando il solo accelerometro e tendenzialmente anche il solo sollevare il braccio potrebbe essere considerato come un passo.

Nabu X è anche in grado di monitorare le ore di sonno e di fornire all’utente informazioni riguardanti i periodi di sonno profondo e di dormiveglia.


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Piccola nota negativa riguardo la memoria del dispositivo, infatti la smartband è in grado di memorizzare solo un singolo ciclo di 24 ore, di conseguenza, se non si sincronizza la Nabu X con il proprio smartphone per più giorni, gli unici dati salvati saranno relativi al giorno in cui si effettua la sincronizzazione.

Conclusioni

Considerando il prezzo più che accessibile, 59.99€, Razer Nabu X si è rivelata una buonissima smartband fitness, capace di dare filo da torcere alle più blasonate smartband in commercio. I difetti descritti non sono gravi, se si considera la “giovane età” del dispositivo (questi sono i primi prodotti che Razer sta producendo non dedicati al Gaming). Sicuramente questi piccoli problemi verranno risolti nelle future release del firmware della smartband e tramite gli update delle app.
Se siete quindi alla ricerca di un dispositivo per il tracking dell’attività fisica ma non volete spendere fior fior di quattrini, Razer Nabu Xè tra le opzioni da prendere assolutamente in considerazione.

Il dispositivo è acquistabile sullo store ufficiale a questo indirizzo

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