Avete mai sentito parlare di un telefono cellulare capace di percepire l’odore o il sapore? Sicuramente ancora no, solamente in alcuni rari casi di progetti futuristici, anche se siamo ben consapevoli che i dispositivi mobile odierni possono già “vedere” e “sentire” attraverso telecamere e microfoni. I nostri smartphone sono in grado di percepire il nostro “tocco” grazie alla diffusione ed allo sviluppo di pannelli touchscreen sempre più avanzati. E perciò quando i nostri smartphone potranno contare su tutti i nostri 5 sensi che ci distinguono da una macchina?
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IBM Simon: il primo smartphone compie 20 anni
Oggi viviamo in un mondo pieno di smartphone con processori quad-core, 2 GB di RAM, display con risoluzione Full HD e chi più ne ha più ne metta, ma ovviamente non è sempre stato così. Il primo smartphone della storia fu presentato il 23 Novembre 1992 al COMDEX e ha da poco compiuto ben 20 anni, parliamo dell’IBM Simon Personal Communicator, dotato di un comparto tecnico all’avanguardia per i suoi tempi ma che adesso non può far altro che farci apprezzare lo sviluppo e la crescita della tecnologia nel settore.
Google acquista dei brevetti da IBM. Per contrastare Apple?
Come rivela il blog SEO by the Sea, durante l’ultima settimana dell’anno da poco concluso, IBM ha trasferito ben 216 brevetti a Google, della natura più varia, alcuni dei quali riguardano telefoni e web browser. Non si tratta della prima volta che Google fa shopping di brevetti presso IBM, ma speriamo che questi nuovi acquisti aiutino Android a difendersi dagli attacchi legali perpetrati da parte di Apple, Microsoft e Oracle.
Google acquista 1023 brevetti IBM per difendere Android
Dopo gli oltre 17.000 brevetti ottenuti grazie all’acquisizione di Motorola, Google non si accontenta e continua il suo shopping selvaggio aggiudicandosi ben 1.023 brevetti IBM che, differentemente da quelli acquistati lo scorso Luglio dalla stessa società di Armonk, riguarderebbero il sistema operativo Android. Per rinfrescarvi la memoria vi ricordo che nel mese di Luglio il colosso di Mountain View aveva già acquistato 1.070 brevetti sempre di proprietà IBM ma che non avevano niente a che fare con il robottino verde.