Ripropongo qui una discussione che ho postato questa mattina sul forum di Ubuntu:
Dall'IFA di Berlino arrivano chiari segnali che l'universo dei produttori hardware non-Apple si sente finalmente rinvigorito e rilanciato. É evidente l'eccitazione che Windows 8 ha portato in casa di aziende come HP (bellissimo l'Envy x2) e altre che, a causa della sempre crescente domanda di iPad e MacBook Air e Pro stavano manifestando smarrimento.
Il fatto, l'esplosione di Apple sul mercato e il ritorno con rullo di tamburi di Microsoft,non puó che danneggiare le ambizioni di due attori che pur in maniera poco "politicamente corretta" e molto distaccata sono gli unici (IMHO) che possano riuscire nel lungo termine a dare sfogo commerciale a ció che viene sviluppato all'interno del mondo che coinvolge il kernel Linux come epicentro: Google e Canonical.
Molti di voi potranno storcere il naso, quelli dell'open source duro e puro e delle infinite personalizzazioni, ma é evidente che per milioni di persone oggi e altri milioni nel futuro prossimo sia improponibile presentare prodotti che richiedano conoscenze specifiche, installazioni e terminali. Altrettanto evidente é peró che queste persone possono rappresentare una importantissima fonte di guadagno per quelle aziende e quegli sviluppatori che non si riconoscono nell'universo Windows o OSX. Curioso é che anche il padre stesso di Linux, Torvalds, abbia recentemente criticato certe derive talebane di molti sviluppatori ed espresso gradimento per il modo in cui stanno cercando di portare avanti determinate idee le persone che stanno dietro a progetti come Android, Chrome OS e Ubuntu.
Leggendo qua e lá blog e notizie mi é sembrato di capire ultimamente che esiste una certa simpatia e sincronia di idee tra, appunto, Google e Canonical. L'utilizzo intensivo di Ubuntu (Goobuntu) nei laboratori e negli uffici del colosso della ricerca. Il fatto che Canonical abbia partecipato attivamente allo sviluppo di Chrome OS. Ubuntu per Android. Il progetto Linaro. L'adozione delle Google webapps nel desktop di Ubuntu. E anche il fatto che Ubuntu fosse alla base della tecnologia WebTop di Motorola anche prima che questa fosse acquistata da Google.
Bene. Tutte queste "collaborazioni", dirette e indirette, mi fanno pensare che in quest'epoca di Post PC una migliore integrazione delle tecnologie e degli interessi delle due sopracitate aziende potrebbe portare al risultato di avere per la prima volta nella storia un vero e proprio contendente al duopolio ormai storico Microsoft-Apple.
Chiaro che per ottenere ció la piú forte delle due (indovinate chi?) dovrebbe ufficialmente adottare la piú piccola.
Pensateci bene: Chrome OS é un fantastico progetto che peró, a causa della propria natura, é ancora molto lontano dal poter pretendere di vendere piú di qualche migliaio di dispositivi all'anno. Allo stesso tempo Android, pur nella sua posizione di piattaforma piú diffusa per smartphone, é ancora alla ricerca di una reale identitá e di una tecnologia che gli permetta di entrare al centro della nostra totale attivitá quotidiana, sia essa su tablet o soprattutto sulla scrivania (desktop) mobile o fissa che sia. Ancora, contemporaneamente, Ubuntu ha disperatamente bisogno di un partner davvero importante per "sfondare" l'ultima porta ed essere "montato" di serie su pc e notebook da poter comprare sugli scaffali dei negozi.
La soluzione a cui sto pensando io (per intenderci, tanto per parlare di qualcosa che mi passa per la testa) é una collaborazione reale e definitiva tra le due piattaforme. Un Ubuntu effettivamente adottato e dedicato a Google, ad Android, a Chrome e all'intero parco software che Google offre al consumatore e alla fascia business.
Un sistema operativo che possa interagire con gli smartphone del robottino come iTunes fa con l'iPhone. Un Ubuntu in cui Chrome sia il browser di default e dove ci si possa accedere tramite il proprio account Gmail. Dove l'integrazione con le webapps sia totale ma che serva come piattaforma "nativa" per consolidarle.
Un ambiente che fonda in un'unica soluzione tutto ció che oggi sono quindi in maniera separata ma legati dalla stessa natura: Android, Ubuntu, Chrome OS e WebTop di Motorola.
Sono estremamente sicuro che il risultato potrebbe essere eccezionale in termini di risposte dal mercato e molti produttori sarebbero entusiasti di disegnare, produrre e commercializzare hardware dedicato.
Il desktop non é morto e sia esso nella forma tradizionale, sia in quella ibrida (tablet/notebook) o nello schermo di una tv sará presente ancora a lungo nelle nostre vite. Google e Canonical (chissá se non sia consigliabile un'acquisizione..) hanno la reale possibilitá di fare breccia in questo settore e rappresentare l'alternativa che sono certo milioni di persone auspicano.
Pensiero del mattino. Esprimetevi pure. O dimenticate.
Mi piacerebbe sapere le vostre considerazioni in merito.
Saluti.