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Modalità Dalvik Vs ART
Salve se in opzione sviluppatore mettessi modalità ART invece di Dalvik incorro in qualche problema? Perché ho sentito dire che mettendo modalità ART il dispositivo diventa più veloce fluido e anche la batteria dura di più, smentite o è verità?
Grazie
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Ultimamente non ho provato ma potresti avere qualche problema di compatibilità con alcune app non aggiornate.
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Fatemi sapere allora! Ma Lollipop sarà strutturato su ART?
Inviato dal mio LG-D855 usando Androidiani App
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Da quel che so, Lollipop E' solo ART
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Quote:
Originariamente inviato da
Massij
Fatemi sapere allora! Ma Lollipop sarà strutturato su ART?
Inviato dal mio LG-D855 usando
Androidiani App
Con Lollipop Google vuole abbandonare la Dalvik per ART.
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Quote:
Originariamente inviato da
Massij
Salve se in opzione sviluppatore mettessi modalità ART invece di Dalvik incorro in qualche problema? Perché ho sentito dire che mettendo modalità ART il dispositivo diventa più veloce fluido e anche la batteria dura di più, smentite o è verità?
Grazie
Buonasera, è un argomento che è stato trattato diverse volte in diversi thread con spiegazioni dettagliate.
Ti riassumo e chiudo.
Android fa uso di una macchina virtuale come ambiente runtime per eseguire i file APK che costituiscono un’applicazione Android. Il vantaggio di utilizzare una macchina virtuale è duplice – in primo luogo, il codice di applicazione è isolato dal sistema operativo di base, in modo che se qualcosa dovesse andare storto, è contenuta in un ambiente isolato e non influenza il sistema operativo primario. E in secondo luogo, consente la compatibilità incrociata, cioè anche se l’applicazione è compilata su un’altra piattaforma (come un PC, come avviene di solito con lo sviluppo di applicazioni mobili), possono ancora essere eseguiti sulla piattaforma mobile utilizzando la macchina virtuale.
Per Android, la macchina virtuale basata sull’ambiente di runtime in uso finora è conosciuta come Dalvik Virtual Machine
Dalvik è presente nell’OS Android fin dal principio nel 2007 e non è cambiato molto da allora, a parte il metodo di compilazione Just-In-Time (JIT), introdotto in Android 2.2 Froyo, che in sostanza compila in modo giusto le applicazioni che vengono lanciate o quando l’utente fornisce le istruzioni necessarie. È un miglioramento rispetto al precedente approccio dell’interprete convenzionale che compilava e caricava codice riga per riga, ma il lato negativo è un sovraccarico enorme quando l’app viene lanciata per la prima volta.
Questo perché il sistema ha bisogno di mettere insieme tutti i file necessari, compilare l’applicazione e caricarla nella RAM. Finché l’applicazione compilata rimane all’interno della RAM, continuerà a rispondere velocemente, ma quando si caricano più applicazioni e la RAM si esaurisce, la prima app aperta viene chiusa e, quindi, al successivo lancio, l’intero processo ricomincia. L’approccio ha senso su carta, e in effetti, ha lavorato bene fino ad ora per la piattaforma. Tuttavia, i dispositivi anziani con RAM limitata soffrono di più, poiché il ciclo di carico/scarico (avvio/blocco) continua più spesso, e quindi, il sistema rallenta in termini di reattività complessiva. Ecco dove la nuova macchina virtuale, ART, entra in gioco.
ART, o Android RunTime è una nuova macchina virtuale sperimentale che Google ha introdotto con Android 4.4 KitKat come opzione per gli sviluppatori (con Dalvik ancora impostato come predefinito per ora). La differenza principale tra ART e Dalvik è l’approccio alla compilazione che entrambi impiegano – ART si avvale di un nuovo Ahead-Of-Time (AOT) concetto contrario al JIT di Dalvik, che raccoglie le applicazioni prima che esse vengano lanciate. Ciò significa che per la prima installazione ci vorrà più tempo, e le applicazioni occuperanno più spazio nella memoria interna, ma allo stesso tempo, dal momento che l’applicazione sarà completamente compilata appena installata, i tempi di lancio saranno molto più veloci. Allo stesso modo, dal momento che la compilazione avviene solo una volta al momento dell’installazione, il tasso di utilizzo del processore è più basso, il che si traduce in una migliore durata della batteria e delle prestazioni complessive.
Google, con l'avvento di Lollipop ha deciso di abbandonare completamente Dalvik per mettere di Default Art.