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Il Sistema Operativo (S.O.) Android nasce già nel lontano 1998 con una prima release chiamata Apple Pie.
I fondatori di Android Inc. vi lavoravano in gran segreto e con un budget minimo. dobbiamo dire che il rapporto qualità/prezzo per sviluppare il S.O. Android ha dato ragione a loro perchè l'idea di creare un S.O. per dispositivi mobili fu una genialata.
A posare gli occhi sul progetto fu per prima mamma Google (deisderosa di buttarsi sul business dei dispositivi mobili) che riuscì ad accaparrarsi la Adroid Inc. e ad inglobarla portandone avanti lo sviluppo. Diciamo che la prima realese data in pasto al pubblico ed ai dispositivi mobili fu la versione 1.6 denominata Donut (2009). Con Eclair Android si fa conoscere al mondo e siamo appena appena alla fine del 2009. Da lì in poi è storia recente e dallo sviluppo galoppante.
A mio avviso la forza del S.O. Android sta nel fatto che si è avuto l'idea di pensarlo come piattaforma Open Source...chiunque può sviluppare Android a proprio piacimento, e che il suo cuore sia un Kernel Linux. Il database è SQL e le applicazioni vengono eseguite tramite la Dalvik virtual machine, una macchina virtuale per dispositivi mobili (quindi poca memoria e poca ram).
Per la Dalvik virtul machine date un'occhiata qua per capire di cosa si tratta. Per approfondimenti vari usate Wikipedia.
Per far comunicare al meglio il nostro dispositivo mobile col pc abbiamo bisogno di un software che si chiama Adb e che il dispositivo si trovi in debug mode (opzione che si trova all'interno del sistema android alla voce sviluppatore)
Io non sapendo nè leggere nè scrivere installai per prima cosa una piattaforma per svilupare apps per Android, la famosa Eclipse. Dal sito ufficile presi la versione per linux a 64 bit e la scopattai su Sabayon. presi l'android l'SDK da Google e lo installai (l'SDK necessita di Java ma Sabayon ha già incorporato qualcosa open source gemello di java che si chiama IcedTea, qundi nn bisogna installare altro). Infine mi serviva ADT Plugin e installai anche quello.
Ovviamente guardai una serie di video su youtube per capire come fare, anche se le istruzioni sul sito di Google erano semplici e capibili, ma una cosa è leggere in inglese un'altra e vedere in real time come fare.
[...to be continued]