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Coronavirus: malware in aumento, 2600 nuove minacce al giorno

Mentre il mondo si piega sotto il peso di una pandemia, sembra che gli hacker stiano uscendo per giocare. Sebbene gli attacchi informatici, nel complesso, siano leggermente diminuiti durante la quarantena e la successiva recessione economica, il malware correlato al coronavirus è in forte espansione.

Da metà febbraio, i ricercatori di Check Point hanno visto un aumento del numero di questi attacchi da poche centinaia al giorno a oltre 5.000 il solo 28 marzo. Ora stiamo assistendo in media a più di 2.600 attacchi al giorno.

Il seguente grafico rappresenta tutti gli attacchi correlati al coronavirus basati su ThreatCloud, il motore di intelligence delle minacce di Check Point.

A tal fine, per attacchi correlati a coronavirus si intende qualsiasi sito Web con “corona” o “covid” nel dominio, nonché file con “corona” o nomi di file correlati. Inoltre, i ricercatori hanno cercato oggetti tematici relativi al coronavirus nell’e-mail.

Nelle ultime due settimane sono stati registrati oltre 30.000 nuovi domini correlati al coronavirus. Solo una piccola percentuale di questi (0,4% o 131) è stata ritenuta dannosa, con una manciata in più (9% o 2.777) ritenuta sospetta e che richiede ulteriori indagini.

Dal gennaio 2020 sono stati registrati oltre 51.000 domini correlati al coronavirus.

Uno dei modi in cui gli hacker stanno incassando in questo momento di pandemia è quello di sfruttare il successo dei prodotti e servizi “resta a casa“, come Netflix. A causa delle misure relative alla quarantena, molte più persone stanno a casa come non mai, il che significa che Netflix riesce ad aumentare i propri ricavi grazie proprio a tutti coloro che cercano di evitare la noia.

Gli hacker lo hanno notato, creando siti di phishing volti ad acquisire in modo fraudolento i numeri delle carte di credito degli utenti utilizzando domini dall’aspetto ufficiale, come netflixcovid19s.com.

Per quanto riguarda come proteggersi, si applicano le stesse regole di sempre:

Check Point suggerisce di cercare su Google il prodotto o il rivenditore e di acquistarli direttamente.