I Google Glass sono un grandissimo prodotto, ma uno dei più problemi maggiormente noto riguarda la privacy degli utenti. Dopo aver visto le prime campagne anti-Glass, il Congresso degli Stati Uniti ha inviato una lettera in cui è in cerca di risposte relativamente a quanto la privacy degli utenti sarebbe a rischio, nel caso in cui i Glass si dovessero diffondere in tutto il mondo.
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Nella lettera si legge che il Congresso pare essere ancora “incerto sui piani di Google per integrare la tutela della privacy nel dispositivo, a troppe domande non è ancora stata fornita una risposta“. Alla base dei dubbi troviamo un punto dolente nella storia di Google: la raccolta non autorizzata di dati personali provenienti da reti Wi-Fi libere da parte delle auto di Street View (che ha portato ad una multa di 7 milioni di dollari e altro ancora). Il Congresso chiede a Larry Page come “Google prevede di impedire a Glass di raccogliere involontariamente i dati dell’utente senza permesso“.
La potenziale capacità di riconoscimento del viso è un’altra grande preoccupazione, i membri vogliono sapere se i Glass sono (o saranno) in grado di riconoscere le persone, oppure se sarà possibile da parte di un utente rifiutare tale tipo di riconoscimento. La richiesta è stata formulata, ora Larry Page ha tempo fino al 14 giugno per inviare le risposte.