Ai tempi si parlava di questo Googlephonino, avrebbe dovuto girare con un sistema operativo basato niente meno che su linux: quest'ultimo sarebbe dovuto essere, nello spirito di linux, libero, gratuito e aperto agli sviluppatori, insomma il santo graal, per tutti gli smanettoni ora che anche sui telefoni è possibile far girare programmi importanti. Di tutto e di più sulla carta.
Ora invece mi rendo conto che le cose non stanno proprio così. Sviluppi blindati, codici sorgenti non rilasciati e custoditi gelosamente ( e chissenefrega delle GPL ), licenza del market che viene fatta pagare a prezzi salatissimi, requisiti minimi esorbitanti e privi di senso. E tutto questo si ripercuote sui consumatori che si ritrovano con dispositivi a volta addirittura inutilizzabili perchè privi di market ( che te ne fai di un terminale android se poi non puoi scaricarci applicazioni ), castrati nelle caratteristiche, obsoleti dopo pochi mesi perchè google rilascia distribuzioni a ritmi infernali senza rilasciare i sorgenti, senza dare la possibilità alle case di fornire aggiornamenti ( se non sui modelli che costano come l'iphone o l'ipad ) ne agli smanettoni di tutto il mondo, che quando ci riescono si ritrovano a fare i salti mortali, di porre rimedio a tali problemi ( possibile che ci vogliano mesi di fatica per abilitare su un tablet il riconoscimento di una chiavetta esterna bluetooth per esempio? ).
Le case poi ne approfittano a man bassa, rilasciano un modello e poi lo abbandonano a se stesso perchè fornire aggiornamenti continui oltre che essere costoso lo renderebbe competitivo col modello successivo e ciò a livello di mercato è controprducente.
ovviamente di tutto questo chi ne fa le spese non è google che gestisce android come un monopolio, non sono le case che possono rilasciare l'ultimo modello di telefono/tablet ogni due mesi dimenticandosi di quelli venduti in precedenza ma è l'utente finale che si ritrova tra l'incudine e il martello.