Salve a tutti, non posto quasi mai perchè non ho molto da dire, ma trovo interessante tutto quello che passa su questo forum.
Vorrei utilizzare questo spazio per potermi sfogare perchè a casa sto vivendo una situazione terribile.
Il mio vicino di casa stà rendendo la vita impossibile a tutti.
Si lamenta per ogni cosa, gli da fastidio la presenza di chiunque, odia terribilmente me e mia moglie e non perde occasione di insultarci ogni volta che transitiamo davanti alla porta di casa.
Da poco ha avuto un bambino che ha letteralmente blindato arrivando addirittura a non farlo tenere neanche a sua moglie per paura che lei ce lo faccia vedere. Si comporta come un dittatore autoritario e quando non ottiene quello che vuole urla e bestemmia.
Io sono di carattere contro la violenza e più di una volta ho cercato di trovare una soluzione usando la diplomazia ma alla fine il tutto si conclude con una furiosa litigata al limite di una rissa. Dopo 4 anni ancora non è chiaro quale sia l'elemento scatenante ma oramai non ha più importanza perchè l'odio profondo che si è venuto a creare ha impregnato l'aria.
Il tutto viene aggravato dal fatto che sua moglie è la sorella di mia moglie (quindi mia cognata) e che abitiamo nella casa dei loro genitori in 2 appartamenti speculari identici. Nei vari anni abbiano sporto diverse querele che però non hanno risolto nulla. Io sono preoccupato per mia moglie che ormai ha l'ansia di uscire o rientrare a casa e temo anche per mia cognata che è completamente succube e incastrata in una relazione che la fa star male. Prima di passare ad azioni legali più decisive, ricordandosi che è in gioco anche la stabilità di un bambino di 6 mesi, secondo voi come mi dovrei comportare?
Io credo che con la violenza potrei ottenere il suo allontanamento ma sono consapevole che il rischio di commettere una sciocchezza è molto elevato e personalmente non la considero una soluzione saggia.
Detesto il dover ricorrere alle mani ma non credo di poter tollerare ancora per molto una simile situazione. Fargli causa e magari provocare il suo allontanamento con una conseguente (e inevitabile) rottura del loro matrimonio sarebbe una manna sia per me che per la mia famiglia (cognata inclusa) ma mi chiedo:
nonostante la situazione sia insopportabile, ho il diritto di distruggere un matrimonio?
per quanto lui sia la persona ignobile e odiosa, ho il diritto di rovinargli la vita negandogli la presenza continua del figlio?
Ragazzi, mi scuso del mio sfogo ma non so più cosa fare e comincio ad essere confuso sul cosa sia giusto o sbagliato.
Voi, cosa fareste?