Caro Galaxy esseuno, addio.
Ti comprai il 15 ottobre del 2011, mentre Roma era messa a ferro e fuoco, le prime foto le feci alla mia città ferita. Avevo 16 anni.
Mi hai accompagnato in notti insonni, con la tua musica, che forse era la mia.
Mi hai visto scrivere per la prima volta a una ragazza, ho fatto le prime foto con lei. Mi hai visto piangere per i miei amori infranti, mi hai visto aspettare chiamate che non sarebbero mai arrivate.
Mi hai fatto dire ti amo a persone lontane, mi hai fatto arrivare notizie di persone che non c'erano più.
La tua garanzia è durata forse un mese, mi hai fatto conoscere il modding e i permessi di root.
È grazie a molti su questo forum che sei ancora acceso.
Mi hai fatto incazzare impallandoti mille volte, cancellando gli sms ogni volta che arrivavano a 20000.
Ti ho portato dalla Terra del fuoco a Capo nord, nella speranza che agganciassi i satelliti.
Hai fatto cadute che si sarebbe rotto anche un nokia, ti ho perso e ti ho ritrovato.
Ti sono passato sopra con la macchina.
Ho scritto messaggi per annunciare al mondo il mio primo trenta all'università, ti ho spento per una settimana quando non volevo parlare con nessuno.
Ho ascoltato la radio, campionati persi all'ultima giornata e le medaglie d'oro di due olimpiadi.
Ma cominci a sentire il peso degli anni. Di batterie, siamo alla seconda, ma di ricaricarti non ne vuoi sapere più. O, almeno, fai fatica.
Un problema al connettore, insieme alle app che occupano sempre più ram e a quelle che su Ginger non girano più.
Rimarrai in un cassetto, quello delle cose andate, quello delle cose da dimenticare. Come le storie degli anni del liceo, come le storie d'amore della gioventù.
Rimarrai lì, come tutte le cose, a guardarmi vivermi addosso, fino a quando non rimarrai solo un ricordo.
Ma funzioni ancora, come me d'altronde. Con i dovuti compromessi, certo.
E devi durare qualche altro mese. Sappilo. Che un telefono come te ancora lo devo trovare.
Ma qui stiamo diventando ottì.
Farewell!
Inviato, ovviamente, dal mio GTi9000.