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continua.mente
Al polso sinistro ho un Sony Smartwatch 3.
A quello destro ho una Sony Smartband swr10, dalla quale per abitudine ed affezione proprio non mi riesco a staccare, avendola ormai da quasi due anni. (naturalmente non sempre
)
Sono due tipologie di prodotto talmente distanti e differenti che paragonarli ha davvero poco senso, visto che le cose che offre uno, non le offre l'altro è viceversa.
Lo smartwatch 3 non solo ha una utilità, ma ha una utilità enorme, che apprezzo soprattutto quando sono in mobilità.
Se sottovaluti la comodità di rispondere alle notifiche direttamente dallo smartwatch è solo perché sei abituato con la miband.
Vuoi davvero mettere la comodità di dettare una risposta ad un messaggio con una precisione infallibile mentre sei per strada, semplicemente avvicinando L'orologio al polso, con ciò che ti costringerebbe a fare la miband nel caso ti arrivi lo stesso messaggio al quale devi rispondere?
Uno dovrebbe rinunciare a questo (ti parlo solo di questo perché per me questa feature basta ed avanza per preferire lo smartwatch alla miband), solo per poter ricaricare un dispositivo ogni 45 giorni?!
Lo smartwatch 3 si ricarica nel tempo di una doccia e dura tranquillamente due giorni, una combinazione sufficiente per porre l'autonomia in secondo piano.
Quanto al discorso legato al prezzo, tra 30 euro una miband ed i 100 spesi per il mio smartwatch 3, preferisco tutta la vita lo sw3.
L'unico con il quale lo cambierei è forse il vivosmart hr, anche se ora rinunciare alla risposta diretta alle notifiche mi penserebbe davvero molto, avendo, di contro, il vantaggio di unificare su un'unica piattaforma i dati raccolti nella vita di tutti i giorni dal vivosmart hr e quelli raccolti dal garmin edge durante le uscite in bici.
In tutto ciò, non ho fatto ancora cenno ai sensori del battito cardiaco al polso: secondo me una inutile trovata di marketing e poco altro.
Son buoni solo per misurare il battito cardiaco quando si è seduti tranquilli sulla tazza del bagno, mentre quando si sta facendo attività fisica son tutto fuorché affidabili.
In quel contesto è sicuramente meglio affidarsi ad una fascia cardio al torace, collegata via Bluetooth o, meglio ancora, con il protocollo Ant+.
In giro per la scrivania ho anche un Samsung Gear Fit: preciso nelle rilevazioni a riposo, ma poco affidabile quando si fa sport, ovvero quando inevitabilmente si muove molto il braccio, facendo spostare la band su e giù lungo il polso.
Stavo salendo i portici di San Luca a Bologna (chi li conosce e li ha fatti a passo svelto sa di cosa parlo) ed avevo il cuore a mille (in bici ho un battito massimo di circa 179 bpm): il Gear Fit rilevava un battito di 125 bpm!
La stessa Garmin sottolinea sul suo sito che la misurazione dei battiti dei suoi wearables è solo indicativa, mentre Fitbit ha dovuto subire una class action per una scarsa precisione dei suoi dispositivi!