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Recensione/hands on Xiaomi MiBand
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Dopo una lunga attesa eccola finalmente fra le mie mani, la MiBand di Xiaomi, la smart band (o per meglio dire activity tracker) dal costo irrisorio, in Cina, di 13$.
La confezione è molto minimal, una volta aperta, con non poca fatica, troviamo al suo interno il braccialetto in silicone TPV con incastonato il cuore della smart band, un adattatore usb per la ricarica, ed una guida rapida dove, tramite codice QR è possibile scaricare l’app associata, in cinese.
La MiBand ha un peso di soli 5 grammi ed è equipaggiata di una batteria ai polimeri di litio di soli 41mAh che garantisce un’autonomia, in stand-by, di ben 30 giorni circa, presenta la certificazione IP67, quindi può seguirci anche sotto la doccia e per poter essere utilizzata abbiamo bisogno di un terminale equipaggiato con android 4.4 KitKat e bluetooth 4.0.
Il braccialetto ha una lunghezza totale di 225mm ed è adatto a polsi che vanno dai 157mm ai 205mm, insomma può metterlo chiunque.
Sono presenti 3 led in semitrasparenza, ovvero visibili solo quando accesi, con colore modificabile che indicano l’avanzamento dell’obiettivo giornaliero visibile se si fa il movimento col braccio, partendo dal fianco, come se stessimo guardando l’orologio.
Le funzioni principali di MiBand sono di tenere il conteggio dei passi effettuati, con una enorme discrepanza se tenuto nel polso prevalente, e di tenere traccia della qualità del sonno (ancora da testare al meglio). Oltre a queste sono presenti delle funzioni “avanzate”, ovvero il bypass del codice di sblocco del cellulare se la smartband è nei pressi dello stesso, utilizzabile solo se si ha uno Xiaomi Mi4, la sveglia intelligente che ci sveglierà tramite vibrazione (anche a telefono spento) nel momento migliore dei 30 minuti prima dell’ora di sveglia, e la notifica delle chiamate entranti sempre tramite vibrazione.
Considerazioni personali:
Al polso sembra di non averla e, visto che non è necessario tenerla connessa al cellulare tutto il tempo, si può risparmiare la, pochissima, batteria che consuma la connettività BT 4.0.
La sveglia, per quel poco che l’ho testata, anche se in grado di funzionare senza telefono, non mi è sembrata molto funzionale in quanto il MiBand vibra solamente per 5 volte senza offrirci la possibilità di rimandare o di spegnerla con dei tap.
Infine, visto il prezzo, mi sento di consigliarla a tutti coloro che vorrebbero un gadget simile ma che non vogliono spendere un patrimonio, in quanto credo che in un prossimo futuro il team di Xiaomi renderà il tutto più funzionale tramite degli aggiornamenti.
Foto:
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