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Dossier Pre-WMC (World Mobile Conference)

Come ben sapete tra poco meno di un mese avra’ luogo una delle piu’ importanti fiere di settore: il Mobile Word Congress (MWC) di Barcellona. Relativamente alla sua importanza e’ anche inutile dilungarsi, e’ bene specificare pero’ che a livello europeo rappresenta il vero punto di riferimento per tutte le realta’ coinvolte in questo settore, con ovvie eco nel resto del mondo.

Bene, con il CES ormai facente parte del passato, con tutte le sue diverse anticipazioni e voci di corridoio, guardiamo avanti e prepariamoci per l’ MWC!



Ma cosa ci possiamo aspettare?

Innanzitutto una considerazione preliminare: le voci che danno la distribuzione del cupcake, o buona parte di esso, entro  fine mese, si fanno ogni giorno piu’ insistenti. Un’ eventuale release di questo tipo non fara’ felici solo i consumatori finali, bensi’ anche tutti quei produttori che dalle innovazioni introdotte dovrebbero trarre nuova linfa per quegli articoli che, fino ad oggi, potrebbero non esser stati presentati per mancanza di funzionalita’ del SO (es. tastiera virtuale) o di stabilita’.


Ok dopo aver cercato di glissare la domanda di prima, vediamo di darle una risposta; in definitiva, cosa possiamo aspettarci all’MWC di quest’anno?

Beh, innanzitutto guardiamo un po’ se ci saranno quelle aziende che piu’ di altre hanno fatto parlare di se al CES.
Diamo una ripassatina: c’era il Kogan Agora, confermato come prossimo al lancio, salvo poi deludere annunciando il suo rinvio a data da destinarsi. C’era il Nimble di Touch Revolution, che ci ha promesso di rivoluzionare la nostra concezione di “telefono fisso”. C’era L’Exeda di Compulab, che si e’ proposto al mercato sia per poter essere, per primo, il secondo terminale con SO Android, sia per poter essere eletto come terminale esteticamente meno attraente degli ultimi anni. Infine abbiamo sognato col Movit Mini della GiiNii, che ha tutte le carte in regola per essere un serio concorrente dell’ipod touch, offrendo lo stesso, a molto meno!

Molto bene! Questo e’ tutto quello che abbiamo visto di interessante al CES ma pare proprio che nessuna delle suddette aziende avra’ uno stand al’MVC; che ci siano novita’ relative a questi articoli, quindi, e’ assai improbabile!

Il secondo passo procede in direzione di una ricerca di quei terminali piu’ “underground” oppure possibili underdog, cioe’ possibili sorprese per ora non considerate. Cominciamo con OpenMoko che con il Neo FreeRunner ad oggi e’ uno dei pochissimi cellulari (?unico?) a far girare dignitosamente Android, c’era al CES, senza presentare grandi novita’ in realta’, saltera’ quindi ragionevolmente l’MWC. Nemmeno i ChinaPhone ci riserveranno grandi sorprese; SciPhone, e la sua personalissima versione Androidiana, probabilmente per non rischiare la propria incolumita’, non ci sara’, cosi’ come manchera’ zzzPhone, confermando cosi’ le presunte voci che vedrebbero l’azienda in (sorprendente!) difficolta’. Anche Qigi, infine, insieme al suo i6 (link engadget), manchera’ l’appuntamento. Quindi, a conti fatti, sotto questo punto di vista ci va molto male (o bene?).

Il terzo passo, e il piu’ importante, di questa nostra piccola indagine andra’ a cercare di “stanare” quei membri della OHA (di cui potete leggere morte e miracoli sul nostro AndroidWiki) che parteciparanno alla manifestazione, e magari approfondiremo la conoscenza di quegli associati un po’ meno noti rispetto agli altri, avvicinandoci piano piano a quegli operatori che piu’ ci interessano, cioe’ ai produttori di terminali telefonici portatili.

Partiamo considerando i gestori telefonici confermati:

Beh sorvoliamo su T- Mobile, che tutti ormai conosciamo ampliamente, cosi’ come Vodafone, con le sue partecipazioni in 25 paesi (che diventano 65 se consideriamo anche i “Partner-Networks”). Di DoCoMo forse non tutti sanno essere il leader degli operatori mobili in giappone. Da T-Mobile contiamo di avere qualche informazione in piu’ relativa a quali e quanti terminali Android saranno sua esclusiva nel corso del prossimo anno. Da Vodafone e DoCoMo invece e’ lecito aspettarsi notizie relative alla commercializzazione di Android (in probabilissima veste HTC) nel resto del mondo, sotto loro contratti. A conti fatti ci accontenteremmo tutti di un banalissimo Android Pack sotto questo di vista, no?

Passiamo ora ad una categoria spesso ignorata, quella dei produttori di semiconduttori; quest’anno quelli confermati sono:

Di NVIDIA conosciamo tutti le schede video per PC, non tutti sanno pero’ che produce chipset per schede madri nella linea nForce e di SoC (System On a Chip) per dispositivi portatili (cellulari, GPS, UMPC) con la famiglia Tegra. Atheros sviluppa invece semiconduttori per comunicazioni wireless (lo possiamo trovarne dentro prodotti, tra gli altri, di Netgear, D-Link e Linksys). La sfortuna di operatori di questo genere e’ quella di non poter essere illuminati dalla luce della ribalta dato il loro impiego a livello hardware troppo basso per essere compreso dal mass market. Direi comunque che sotto questo punto di vista le aziende godono di affidabilita’ assoluta, percui tocca ad altri, in realta’, sfruttare a dovere la qualita’ dei loro prodotti.

Altra categoria un po’ fumosa e quella relativa alle aziende che si occupano della commercializzazione, quelle aderenti all’OHA presenti saranno:

Aplix e’ l’azienda leader nell’installazione di software java sui cellulari, stiamo parlando di 500 milioni di installazioni attraverso al piattaforma jblend. TAT, che per inciso a mio parere vince il premio come “nome piu’ sfizioso di tutti i tempi per un’azienda”, e’ una compagnia specializzate nall’ottimizzazione delle UI e lavora a braccetto con compagnie del clibro di Samsung, Sony Ericsson, Orange, Motorola (OHA?). Con queste sesse aziende e altre lavora anche Teleca, azienda che si occupa di integrazione di sistemi e di partnership di comunicazione, potete vedere un esempio pratico della sua attivita’ proprio qui. Wind River si autodefinisce “The global leader in device software optimization” e comunque attiva nello sviluppo di middleware. Anche in questo campo possiamo notare come tali aziende operino in un ambiente nebuloso per l’utente finale, ma e’ ugualmente evidente che nel loro settore occupino posizioni di leadership. Da loro possiamo solo aspettarci un sempre maggiore impegno nella commercializzazione, pubblicizzazione, diffusione, e ottimizzazione di Android e del suo marchio.

Ci siamo quasi, prima di passare all’analisi di cio’ che ci sta piu’ a cuore resta solo da dare un’occhiata ai produttori software che vedremo al WMC:


Su Google non voglio dire nulla se non la conoscete chiudete questo blog! :)

Esmertec si e’ occupata di creare l’ambiente java di Android, vista la sua esperienza in java in generale. Nuance è il principale fornitore di soluzioni per l’elaborazione delle immagini e del parlato (riconoscimento vocale) a livello globale. PacketVideo produce tecnologie e software wireless avanzati focalizzati sul multimedia. Per farla breve, questi sono i soggetti coinvolti nel creare Android come lo vediamo e conosciamo ora, e per come lo vedremo e conosceremo. Qui ci aspettiamo molte e succose novita’, integrazioni e rivelazioni  relative al cupcake in maniera particolare, che sia rilasciato o meno.

Ed eccoci infine, ad affrontare il “summa summae” di tutto questo blablabla; a parlare di quelle aziende che ci sbatteranno in faccia gli oggetti del desiderio da febbraio in poi, insomma, l’ambito prodotto finale! I produttori di terminali mobili aderenti all’OHA e confermati al WMC saranno:

Chiariamo subito chi e’ Huawei: azienda cinese, ma (contrariamente ai soliti e piu’ o meno noti marchi dalla pessima professionalita’) di rara affidabilita’ e tecnica, si contraddistinque per l’alta qualita’ di dispositivi di telecomunicazione per rete fissa e mobile combinata a prezzi competitivi, insomma il lato migliore della Cina. Al solito noi occidentali la ignoriamo ma molto spesso usufriuiamo dei loro prodotti, un paio di esempi su tutti molti modem Vodafone che avete in casa sono da lei prodotti e la rete HDSPA del sud Italia e’ opera sua. Da ASUS ci aspettiamo dinapi l’alone di mistero che circola attorno all’eeePhone, del quale abbiamo parlato anche noi, che dovrebbe combinare una buona qualita’ a prezzi ragionevoli, confidiamo inoltre che il tutto sia corredato dallo stile ASUS che tanto ha fatto successo quest’anno. Anche Garmin ha in cantiere il suo telefonino Android,e come sopra, ormai dovremmo essere ad uno stadio di evoluzione tale da lasciar spazio a concrete speranze di vedere qualcosa di reale, oltre a chiare specifiche tecniche. Di HTC ormai e’ nota da giorni la roadmap, dovremmo essere in grado di scoprire se sara’ solo uno il terminale con equipagiato Android, o se le voci di corridoio saranno confermate e i terminali saranno due, con un ulteriore smarphone di altissimo profilo. LG tra tutte e’ di sicuro l’azienda che ha fatto vedere meno, e ancor meno parlare di se, per quanto riguarda eventuali nuovi googlefonini; ci aspettiamo qualche notizia e qualche solita immagine di pre-produzione, qualcosa in piu’ e’ poco probabile, ma sarebbe di certo una gradita sorpresa. Motorola dal canto suo naviga in cattive acque, e’ recente la notizia di importanti tagli del personale, tagli che pero’ non hanno coinvolto il reparto Android dell’azienda, la quale, anzi, ha comunicato che il futuro questo sara’ l’unico sistema operativo adottato dai sui smartphone, proiettandosi cosi’ in cima alla classifica dei produttori che supporteranno il SO di Google. Samsung gode, al conrario, di una ottima posizione sul mercato per cui e’ ragionevole la sua cautela nel passare ad Android, vedremo se ci comunicheranno date attenibili ad un eventuale primo loro prodotto, per ora solo vociferato intorno al “quarter 3” del 2009. Un discorso ibrido va fatto per Sony Ericsson, la compagnia non e’ in passivo come Motorola, ma non ha raggiunto certo gli obiettivi sperati con i suoi nuovi terminali, bisogna vedere se questo bastera’ a convincerli a percorrere la strada dell’open source. Toshiba, ancor piu’ di LG, e tranquilla sul lato android, dopo l’adesiona all’OHA non si sono avute notizie certe, percui e’ ancora da stabilire quale sara’ il suo apporto al progetto.

Bene, concludendo e’ inutile negare che per noi Androidiani tutte le speranze che erano riposte al CES e, parzialmente, deluse, si sono spostate al WMC. Le prerogative ci sono tutte, il cupcake in arrivo, il “quater 1” che molte aziende avevano stabilito come dead end per l’uscita di un loro primo prodotto con supporto Android, l’attenzione crescente che il mercato sta rivolgento a questo sistema operativo, ed infine le tante piccole aziende che per tagliare sui costi stanno ponderando l’utilizzo di tale sistema, si veda il fenomeno android, sono tutti fattori che possono solo lasciare spazio al’ottimismo. Ora non ci rimane che aspettare e restare sintonizzati su androidiani.com che, al solito, si impegnera’ ad essere punto di riferimento privilegiato, appassionato, e il piu’ possibile esauriente, per tutti coloro che sono interesati al sistema operativo del robottino. Stay Androided.. :)