Secondo Kim, una possibile soluzione potrebbe essere l’adozione di tipi di memoria differenti, come per esempio le PRAM (memorie non volatili che mantengono i dati anche se viene spento il cellulare) teoricamente riscrivibili per un numero infinito di volte, a differenza delle nostre attuali memorie flash e possono offrire prestazioni superiori a queste ultime anche di 30 volte. Secondo lo studio di Kim, che trovate QUI se masticate un po’ di inglese, le migliori microSD attualmente in commercio sono risultate le Transcend con velocità molto elevata, le peggiori invece sono risultate essere le Kingstone.
Da qualche giorno Samsung ha annunciato che comincerà a produrre schede di memoria di qualità superiore alle sue micro SD utilizzando la tecnologia Ultra High Speed di nuova generazione, avevamo già sentito parlare delle schede Ultra High Speed Class 1 utilizzata per le schede SDXC e SDHC ma il colosso sud-coreano ha deciso di implementare le funzioni delle memorie, che supporteranno lo standard ad alta velocità destinate a tablet e a telefoni con Advanced LTE. Il modello da 16GB attualmente in sperimentazione, ha una velocità in lettura sequenziale di 80MB/s, quattro volte superiore alle microSD attualmente disponibili ma non abbiamo purtroppo altre informazioni sui valori in scrittura.
Non si sa quando queste schede saranno disponibili nè a che prezzo. Sinceramente, non conosciamo neppure un telefono o un tablet in grado di supportarle, ma immaginiamo che verranno presto utilizzate, a meno che, come ha fatto Google, non si decida di utilizzare solo la memoria interna dello smartphone; anche questa scelta potrebbe essere motivata dalla perdita di prestazioni del dispositivo a seguito della scheda di memoria.
Che cosa ne pensate voi?