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Applicazioni Android per suonare e studiare la chitarra

Suono la chitarra da un paio di anni e la prima volta che sono entrato nel market di Android con il mio HTC Magic della Tim non ho avuto dubbi su cosa cercare. Ho inserito la stringa “guitar” e ho aspettato speranzoso di trovare applicazioni che potessero essermi utili nello studio di questo bellissimo strumento e nella composizione.

Ho acquistato RockOut Acoustic Pro Guitar per 0,67 Euro e, allo stesso prezzo, Rhythm Guitar -vincitore del “Android Developer Challenge” nella sezione “Misc“-. Entrambe sono due applicazioni che simulano a schermo una chitarra e , con varie strategie di input, è possibile strimpellare su vari cambi di accordi e suonare, più o meno, le nostre canzoni preferite.

Ma non è detto che le applicazioni a pagamento siano migliori di quelle gratuite! Infatti subito dopo ho scaricato Robotic Guitarist Free, applicazione realizzata da Pedro J. Estébanez. La dicitura “Free” sta per il fatto che esiste una versione a pagamento, ma quella gratuita ha tutte le funzionalità di quella a pagamento escluso per il fatto che quando avvii il programma una finestra appare a schermo per qualche secondo “pregandoti” di donare 0,99 €. Non c’è nessun’altra limitazione.

Ho trovato Robotic Guitar Free più allettante degli altri due programmi -che sono a pagamento- per vari motivi che elenco di seguito:

Dimenticavo è presente anche un accordatore digitale

All’inizio del post avevo scritto che cercavo un programma per aiutarmi nello studio della chitarra e nella composizione e non solo, come qualcuno avrà pensato, per giocarci e passare un po’ il tempo. Per quanto riguarda la composizione, almeno quello di canzoni per accordi, è facile capire come Robotic Guitarist Free ci venga in aiuto -ma anche gli altri software di cui sopra-, infatti posso abbozzare -e anche approfondire- la composizione di un semplice brano impostando un set di accordi personalizzato, o anche usare quelli preimpostati e suonare tenendo a vista nella stessa schermata gli accordi che mi servono, provare variazioni, soluzioni differenti, tenendo sempre tutti gli elementi accordali che formano il mio nuovo brano presenti alla vista.

Per quanto riguarda lo studio, ho notato che questa tipologia di software, proprio per il fatto che sintetizza il nostro “materiale” -la progressione del brano- incrementa la nostra capacità di riconoscere le progressioni ad orecchio, e prevedere il suono che verrà subito dopo quello che stiamo “toccando”. E’ come se la mente (e quindi l’orecchio musicale) venisse aiutata, facilitata da questa sintesi visiva offerta da questi pratici tools, creando un facile ponte tra la percezione (del suono) e la memoria visiva (per immagini, vedi Cicerone ;-))