Originariamente inviato da
umberto1978
Obiettivamente, la differenza sostanziale oggi rispetto a quando android muoveva i primi passi è solo una: nella maggior parte dei casi si era quasi costretti a moddare un dispositivo per questioni legate all'usabilità e all'efficienza, adesso come adesso rimane un passatempo per i più smaliziati.
Nel mio caso ricordo di aver avuto la prima volta in assoluto necessità di moddare un Galaxy S, il leggendario GT I9000, quanto meno per risolvere le problematiche causate da file system inadeguati (ricorderete la vicenda Robust File System di concezione samsung vs ext4 dei concorrenti), oppure a batterie poco capienti (quando gli sviluppatori di kernel smanettavano all'impossibile le configurazioni dei governor delle CPU), oppure ancora legate alla personalizzazione estrema e profonda della IU, per finire con funzionalità avanzate che nemmeno i programmatori impiegati dai produttori potevano immaginare di poter sviluppare.
Stiamo parlando di Top di gamma per l'epoca...
Ora, detto questo, tutto quanto è andato via via scemando, perdendosi dietro a dispositivi con memorie ultraveloci, batterie portentose, gestione dei temi integrata nelle rom stock, processori efficienti e via dicendo.
Erano bei tempi, si dicevano bei frasi, bei paroli e ci si divertiva in un modo alternativo che chi usa iPhone o qualunque dei dispositivi recenti Huawei nemmeno immagina.
Uno dei vantaggi era che si teneva il cervello impegnato, nella zona della memoria a berve termine, dove risiedono le password... ad ogni cambio di rom quando si perdevano i dati era necessario ricordare esattamente le credenziali di ogni accesso altrimenti erano cazzi. Dovesse succedermi adesso di formattare il dispositivo sarei con la merda fino al collo.
Ps.: utente di Mate 10 pro, dispositivo cazzuto. E basta.