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Originariamente inviato da
Cosmogenesis
Google+ poteva rivoluzionare i social imparando da Diaspora almeno in parte, offrendo una maggiore privacy e controllo dei dati all' utente. Non l' ha fatto ed è diventato uno squallido clone di facebook che aspira a diventare geek, ma rimanendo ancora a fesserie (usare il vero nome obbligatoriamente? No.). Si, integra i servizi google, ma alla fine non è nulla più di facebook.
Scusa ma questo Diaspora invece cosa offre di così rivoluzionario?
Mi spiace, ma (purtroppo) della privacy non gliene frega niente a nessuno, per questo per contrastare facebook ci vorranno caratteristiche ben più rivoluzionarie che maggiore privacy e controllo dati dall'utente.
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Originariamente inviato da
Dawkins
Scusa ma questo Diaspora invece cosa offre di così rivoluzionario?
Mi spiace, ma (purtroppo) della privacy non gliene frega niente a nessuno, per questo per contrastare facebook ci vorranno caratteristiche ben più rivoluzionarie che maggiore privacy e controllo dati dall'utente.
Beh, del fatto che la privacy non interessi a nessuno lo dici tu con una generalizzazione molto grossolana. Considera che in molti non si iscrivono a Facebook per non fornire i propri dati personali ad una società privata e che buona parte degli iscritti non sono d' accordo con le politiche di utilizzo di un social. La privacy online è uno dei temi più discussi in questo periodo, Facebook ne è un nemico volontario se osservi gli ultimi avvenimenti che lo riguardano (tracciamento degli spostamenti online degli utenti, i problemi in Germania e gli altri paesi, la raccolta di dati personali che l' utente non ha fornito etc.). Hai fiducia nel fornire i tuoi dati ad una società del genere?
La rivoluzione di Diaspora* c'è, è un social network degli utenti, non un social network in cui gli utenti sono polli da spennare e controllare. Finché stai su facebook devi sottostare alle sue regole, alle sue restrizioni inutili e ai suoi curiosi concetti sulla privacy. Su Diaspora* no.
E personalmente, trovo questo più rivoluzionario di avere un social con la videochat o altri feature secondarie.
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Originariamente inviato da
Cosmogenesis
Beh, del fatto che la privacy non interessi a nessuno lo dici tu con una generalizzazione molto grossolana. Considera che in molti non si iscrivono a Facebook per non fornire i propri dati personali ad una società privata e che buona parte degli iscritti non sono d' accordo con le politiche di utilizzo di un social. La privacy online è uno dei temi più discussi in questo periodo, Facebook ne è un nemico volontario se osservi gli ultimi avvenimenti che lo riguardano (tracciamento degli spostamenti online degli utenti, i problemi in Germania e gli altri paesi, la raccolta di dati personali che l' utente non ha fornito etc.). Hai fiducia nel fornire i tuoi dati ad una società del genere?
La rivoluzione di Diaspora* c'è, è un social network degli utenti, non un social network in cui gli utenti sono polli da spennare e controllare. Finché stai su facebook devi sottostare alle sue regole, alle sue restrizioni inutili e ai suoi curiosi concetti sulla privacy. Su Diaspora* no.
E personalmente, trovo questo più rivoluzionario di avere un social con la videochat o altri feature secondarie.
Io sono entrato nel topic e ho letto "migrazione di massa", "il successo che merita", be' se vuoi raggiungere questi traguardi devi fare qualcosa che attiri la gente comune, la massa.
La frase che ho scritto voleva essere una provocazione, ma se guardo alcuni dati (Facebook: 500 milioni di utenti) e la mia esperienza personale (nell'ultimo anno grazie ai miei studi ho conosciuto circa una cinquantina di persone provenienti da tutto il mondo, di queste solo due non avevano facebook e una si è iscritta appena ha potuto), dicevo, se prendo in considerazione questi due elementi - il numero di utenti e la mia esperienza personale - capirai che non è tanto campato per aria il fatto che io ritenga che è la privacy ad essere considerata una feature secondaria.
Se vuoi fare successo nel settore dei social network devi farti largo a spallate proponendo cose che possano davvero interessare alla gente comune. Altrimenti fai la fine di google+ che non si è pisciato nessuno. E stiamo parlando del social network dell'azienda di servizi online più famosa del mondo.
Le cerchie, una privacy migliore sono l'ultimo dei pensieri per chi entra in un sito dove apparire è la regola principale.
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Originariamente inviato da
Dawkins
Altrimenti fai la fine di google+ che non si è pisciato nessuno.
Hai dati a riguardo?
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Premesso che ho un acco diaspora da prima che G+ esistesse, e che ho cancellato l'acco FB appena fatto quello Diaspora..... purtroppo è una guerra persa. Diaspora è rivoluzionario rispetto a entrambi i principali contendenti per la questione della decentralizzazione e della privacy, ma non è immune da problemi. Per esempio diciamo che i dati è vero che sono crittati, nel senso che i contenuti che tu pubblichi e condividi nella tua home vengono inviati e archiviati in maniera crittata, ma per esempio i dati tra i vari server/pod viaggiano in chiaro, quindi se un hacker riuscisse a crackare uno di questi pod, o anche solo a installarci sopra un trojan/malaware fatto ad hoc avrebbe vita facile a compromettere la sicurezza degli altri pod. Inoltre, basta che un admin di uno di questi pod sbagli o anche peggio agisca in mala fede e tolga la crittazione e...... ta-dam: tutto in chiaro! In pratica tutto si traduce nella affidabilità di chi gestisce i pod vari e in un'altra "feature" unica nel suo genere che offre Diaspora: quello di crearsi un proprio pod! A quel punto in effetti la sicurezza è abbastanza a prova di paranoia. Ma la procedura è parecchio..... geekkosa e non credo siano in molti quelli disposti a smanettare con python e mysql per tirarsi su il proprio pod blindato.
Per il resto, gli errori fatti da G+ sono vari e anche noti all'interno di Google stessa: aprire ad inviti e aspettare 3 mesi buoni prima di aprire a tutti, cancellare account con nomi palesemente falsi, non rilasciare le proprie API a sviluppatori di terze parti..... ma anche se non avesse fatto questi errori imho sarebbe stata persa ugualmente. Un social network è un posto dove si va per trovare "tanta gente", non per trovare "gente selezionata all'ingresso", quindi in altre parole si va in quello più affollato e basta. Sta a chi tiene in mano la baracca a non farla affondare, per il resto basta andare per inerzia e per FB è così infatti. Come lo è per la CocaCola: chi si metterebbe oggi a inventarsi una bevanda zuccherata dal colore scuro e sapore di "cola"? Per la Nutella: chi penserebbe a creare una nuova crema al cioccolato spalmabile? E così via......
Non dico che non ci sia niente da fare, io avendo i miei account G+ e Diaspora supporto i loro progetti, ma non c'è da aspettarsi niente di eclatante nel breve periodo. Per il resto...... time will tell