Salve a tutti, questo è il mio primo post qui e vorrei premettere che se quanto segue è frutto di un’errata comprensione del problema non aggredite, la mia conoscenza di Android & C. è appena iniziata.
Essendo un orgoglioso possessore, sino ad ora, del Note ho trovato qui nel forum le risposte a tutte le mie domande e perplessità. Tanta la chiarezza e la quantità di nozioni che non ho avuto la necessità di scrivere per chiedere e per cominciare a capire qualcosa di Android.
Dopo aver visto la chiusura di un primo 3d in merito all’aggiornamento ad ICS, vedo che siete ancora impazienti di vedere rilasciato ICS, ma a mio giudizio ci si sta spazientendo per aria fritta.
Mi spiego meglio.
Il problema che si è messo in luce, con il rilascio proprio dell’ICS, è che il Note, pur essendo oggettivamente un terminale dal potenziale infinito, è, in fin dei conti, un bluff per l’impiego di un chip – l’emmc – difettoso in origine che fa del Note un potenziale fermacarte. E la Samsung non può dire che non ne conosceva il difetto se Google, in quanto montato anche sul Nexus – e chissà quanti altri device - lo ha sostituito. Non solo, ma sotto lo stesso Ginger non si ha l’assoluta pulizia del terminale, pur utilizzando gli stessi processi che sotto a ICS portano al bloccaggio. Questo qualcosa significa.
Una lettura delle pagine di questo forum e quelle di XDA intorno al problema “brick” da una chiara immagine della situazione, sempre che la mia scarsa conoscenza sia corretta: la Samsung, anziché assumersi la responsabilità e far rientrare i terminali per la sostituzione del chip difettoso pensa di risolvere il problema aggirandolo con un artificio software in modo che l’operazione che porta al brick non si inizi o venga saltata. Una soluzione di comodo tappa buchi. Che succederà al prossimo aggiornamento del sistema operativo? Il rischio brick, mi sembra di aver capito, non è superato, ma solo allontanato: il pezzo difettoso lato hardware è ancora presente. A quel punto dovremo essere costretti a prendere un altro terminale o a pagare di tasca la sostituzione del chip?
Vero che non si fanno tutti i giorni operazioni così profonde come quelle che possono portare al blocco del device, ma nell’ambito open source non violo nessuna legge se installo e disinstallo 400.000 diverse soluzioni software e devo essere libero di farlo.
Diversamente, nell’ambito hardware è vero tutto l’opposto: tu Casa produttrice mi devi assicurare l’integrità ed il perfetto funzionamento del pezzo per un ragionevole lasso di tempo e non la sua “distruzione” in presenza di un normale suo uso con conseguenziali effetti a cascata. Sarebbe come dire che appena sfioro i freni di un’autovettura questi mi piantano la vettura sull’asfalto.
Dunque, il vero e reale problema non è che tu Samsung mi rilasci l’ICS stock Italia nei tempi previsti, ma che tu mi dia una macchina efficiente sotto ogni aspetto e che possa fare quanto gli compete, anche tutte le operazioni di pulizia, senza che mi debba preoccupare di bloccare tutto. Oppure mi torni la metà dei soldi che ti ho pagato per avermi venduto quella macchina che tu sapevi essere difettosa, ma non lo hai segnalato.
Vorrei, adesso, chiedere a voi esperti: c’è un modo per portare il Note ad essere un Google Experience puro tipo il Nexus?