Originariamente inviato da
andreab1926
Salve, ringraziandovi anticipatamente per tempo che spero mi dedichiate, espongo la mia incresciosa situazione: a Maggio 2015, quale cliente Wind con sim sciolta già attiva, ho acquistato un cellulare con una vendita a rate ed a Giugno 2017 ho ricevuto l'ennesimo sms di rimodulazione delle condizioni contrattuali della mia offerta; nel messaggio era riportato che avrei potuto recedere dall'offerta o cambiare gestore senza alcun costo prima dell'effettiva rimodulazione e, a meno di un mese dalla ricezione dell'sms, contatto il servizio clienti per richiedere conferma. Per ben 3 volte, parlando con operatori albanesi (lungi da me criticare la nazionalità), mi viene confermato che sarebbe bastato cambiare operatore ed inviare una raccomandata entro la scadenza del vincolo prevista per Dicembre informando la compagnia che il mio port out era dovuto alla loro rimodulazione. Sempre rientrando nei 30 giorni dalla ricezione dell'sms, richiedo online la portabilità del mio numero presso altro gestore che, a causa della notevole mole di lavoro per portabilità richieste online, completa la gestione dopo oltre 20 giorni dalla mia richiesta ma specifico che ho i moduli di portabilità firmati nella data che rientra, come detto, nei 30 giorni dalla ricezione del messaggio.
Ebbene, nel mese di Ottobre 2017, dopo oltre due mesi dall'invio della raccomandata, mi viene inviato un sms con scritto che il mio reclamo non poteva essere accolto. A Novembre 2017 mi trovo, improvvisamente e senza alcuna fattura cartacea o elettronica, un addebito sul conto di poco più di 170€ per conto di Wind; provvedo subito a bloccare il Rid e chiedo spiegazioni al servizio clienti il quale mi informa che avrei inviato in ritardo la Raccomandata di appena 2 giorni.
Ci tengo a specificare che, per ragioni non attribuibili alla mia banca o al mio conto, da Maggio 2017 ogni mese dovevo recarmi in un punto Wind per fornire nuovamente i dati relativi all'Iban in quanto, secondo il servizio clienti Wind, il conto si sganciava... stranamente per quasi 2 anni non vi è mai stato il benchè minimo problema pur pagando sempre dallo stesso conto. Puntualmente l'Iban, nonostante nessuna controversia con la banca, magicamente si sganciava e mi trovavo costretto a pagare con bollettini postale (sempre puntualmente pagati appena ricevuto l'sms relativo al mancato pagamento); lo stesso è avvenuto anche a Novembre 2017 tant'è che ho pagato regolarmente il bollettino postale per poi vedermi addebitati sul conto, pochi giorni dopo, l'addebito su menzionato di 170€. Ma come? Il conto non era sganciato?
Ad ogni modo io ho pagato puntualmente tutti le rate del cellulare e, ciò nonostante, da Novembre 2017 ad oggi il cellulare presenta l'IMEI bloccato e senza alcun preavviso! Cosa che ritengo alquanto illegale e scorretta. Lascio solo immaginare i danni arrecatxi dal trovarsi di punto in bianco con il cellulare senza alcuna linea e privo di ricezione per il traffico sia in entrata che in uscita!
Come detto non ho ricevuto alcuna fattura che giustifichi la richiesta di tale addebito pendente, secondo loro, da Settembre 2017. Ho ricevuto soltanto ieri, 28/02/2018, una messa in mora da parte di un loro legale che mi intima di pagare entro 10 giorni onde evitare le vie legali e provvedimenti da parte di un recupero crediti. Trovo il tutto veramente vergognoso!
Posso avere gentilmente consigli maggiori in merito?
Grazie