
Originariamente inviato da
Piemo
Tutti d'accordo, l'accelerometro registra un'accelerazione ( che fino a prova contraria, integrata nel tempo da una velocità. Un integrale doppio nel tempo da invece lo spostamento. Non serve chissà che CPU per fare il passaggio dall'uno all'altro)... e se il braccio ha un andamento sinusoidale (tenerlo attaccato al corpo riduce solo l'ampiezza dell'oscillazione, non l'annulla, perché lo spostamento è nel bacino e nell'asse delle spalle) ha un susseguirsi di accelerazione positive e negative, che, in base all'ampiezza e alla sensibilità dell'accelerometro vengono riconosciuti diversamente.
Se picchi il pugno contro la parete con forza imprimi all'accelerometro una "spinta" molto maggiore, indi è probabile che avendo un'ampiezza molto larga, venga riconosciuta come possibile corsa. (Da verificare, ma supporrei finisca così)
Alla fine non è che dietro le smartband ci siano chissà quali algoritmi complicatissimi, anche perché i sensori all'interno non hanno chissà quali poteri magici. Il problema (o ciò che mi incuriosisce) è quali parametri di analisi la banda usi per ridurre l'errore