Quote:
Originariamente inviato da
teoremax
Acquistato oneplus one, tra qualche giorno sarò dei vostri e speriamo bene :D
PS: ognuno è libero di utilizzare il telefono come meglio crede in base alle proprie esigenze, sia legate alla propria privacy che al consumo di batteria e se esiste la possibilità di farlo, non vedo perché non se ne debba approfittare. Trovo fastidioso anche io che google si intrometta sempre e comunque nei miei spostamenti, anche quando non richiesto, quindi se esiste un modo per metterlo a cuccia è sempre gradito rotfl
La cosa più semplice da fare è entrare nelle impostazioni e togliere il permesso alle app di avere accesso alla propria posizione. Se non si sta usando il GPS o altro, è inutile tenere attiva l'opzione. Disabilitando l'accesso, viene automaticamente disabilitato anche il Google Location Service.
Quando si utilizzerà il GPS o altro, sarà l'app stessa a ricordare di riattivare la localizzazione.
Generalmente io tengo tutto spento per risparmiare batteria e accendo solo quando serve oppure quando voglio aggiornare i satelliti (una volta al mese). Fondamentalmente blocco tutto ciò che non amo/uso...tipo FB: al massimo apro io l'app una volta al giorno.
Il discorso sulla privacy è una conseguenza e visto che sono in vena, scrivo un pezzo al proposito.
Bloccando l'accesso alla propria posizione, si blocca anche un flusso di informazioni che viene perlopiù utilizzato con una logica do ut des. Per esempio, il Google Location Service offre un sistema efficace per agganciare la propria posizione indipentemente dal GPS: è una rete in cui gli utenti stessi ne fanno parte. Chiunque stia usando un Wi-fi nelle vicinanze viene utlizzato per triangolare e approssimare la propria posizione...e cede anche il proprio SSID (anche se è possibile impedirlo seguendo le istruzioni stesse di Google). In realtà il servizio viene utilizzato anche da tutte le app terze a cui è stato dato il permesso. Quindi ci sono aziende che sviluppano app che informano sulla posizione, sul traffico, sui negozi/ristoranti vicini etc. etc. Funzionano come le Pagine Gialle: l'elenco è assai utile e pagano gli inserzionisti. Quindi quando appiccio il location service offro io stesso un servizio e info che poi mi vengono rigirate. Finchè il servizio resta in un rapporto do ut des io lo trovo equo. E finchè posso scegliere quando utlizzarlo o meno, non viola la privacy IMHO.
Google ha creato un intero ecosistema di servizi che gli creano un indotto non indifferente e che Google controlla direttamente. I permessi concessi dall'utente per ogni singolo servizio sono quasi sempre necessari per il suo corretto funzionamento, ma alla fine dei conti, vuoi per un motivo o per l'altro, se li prendono tutti. Non c'è una singola info del nostro cell. che non venga inviata a Google. Dai bookmark e l'agenda telefonica...per il sync ai servizi cloud. Info sul cell. e tutte le app installate inclusi gli account presenti. Info sul sistema di pagamento, info su tutte le ricerche effettuate e così via. Praticamente, se uno potesse accedere al server di Google e rintracciare il proprio ID anonimo, potrebbe ricostruire minuto per minuto tutta la sua vita online. E' vero che questi dati vengono utilizzati sia per poter offrire i servizi che per migliorarli...ma ovviamente anche per creare reddito.
Ho parlato di Google ma questo accade pari pari con Microsoft o Apple...e presto anche con Samsung (se alla fine rilascierà Tizen). In Cina, Alibaba sta facendo la medesima cosa. Niente di nuovo sotto il sole insomma, però essere consci del do ut des e delle implicazioni fa riflettere.
Per chiudere con Google, potenzialmente è possibile spezzare o frammentare la globalità delle info che uno invia. Per esempio utilizzando servizi analoghi ma non di Google oppure non installando servizi Google non necessari o raramente utlizzati (come Google Now nel mio caso). Un altro modo consiste nel ritirare determinati i permessi ad un app. Nella pratica però quest'ultimo non funziona: non è possibile bloccare nemmeno il più inutile dei permessi che un app di Google richiede senza che vada in FC (Force Close). Come per la Microsoft o la Apple, i programmi di Google sono molto più legati al OS e più sofisticati e infine legati gli uni agli altri di quanto possano esserlo le app di un'azienda terza. L'unico modo per spezzare alcuni legami è soddisfare ogni call che Google fa al terminale...ma inviando dati falsi. Esiste un modulo Xposed chiamato Xprivacy che fa proprio questo: in pratica, intercetta ogni singola call e risponde inviando i dati. Se l'app cheide la rubrica telefonica, allora ne invia una vuota. Se l'app cerca un server, Xprivacy ridireziona la chiamata in locale e così via. E' possibile configurare app per app, quindi è anche possibile scegliere di continuare ad inviare flussi di dati reali per non danneggiare il servizio stesso. Una volta impostato Xprivacy, tutto viene svolto dietro le quinte...ed impressionante vedere quante call fanno le app quotidianamente per le più disparate ragioni.
E ora passiamo alle cose davvero fastidiose. Avere Android + Google (o una parte dei suoi servizi) è inevitabile ed è sostanzialmente un accordo implicito basato sulla fiducia. Però quando installo un app (non-Google) e vedo che richiede permessi il cui unico scopo è raccogliere info per rivenderle o per inviare banners mirati, allora mi scoccia. In genere la disinstallo ma, in qualche caso, semplicemente ritiro i permessi (con il modulo AppSetting). Per esempio, la mia sveglia (regolarmente pagata) ha deciso che ha bisogno di conoscere i miei account sul cell. Doh! Oppure l'app per giocare a poker (fagioli) che chiede la rubrica e i log delle chiamate e la mia posizione. Sono tutti permessi inutili che ritiro insieme anche a permessi potenzialmente sensati come permettere l'acquisto sullo store o prendere scatti con la camera...se non li uso e non li userò, allora li tolgo.
Per finire, uno potrebbe chiedersi perchè non lasciare fare tutto a Xprivacy. Ottima domanda. Dato che le call sono smisurate e dato che ho ancora un vecchio cell, preferisco applicare Xprivacy solo su un sottoinsieme di app importanti per ridurre al minimo l'impatto sulle risorse di sistema. Il resto lo blocco a priori.