Se non conoscete Tizen, si tratta di un nuovo OS open source in sviluppo presso Samsung in collaborazione con Intel, che dovrebbe costituire una fusione tra i progetti Bada OS di Samsung e MeeGO. Samsung ha mostrato un prototipo di smartphone dotato di questo nuovo OS, oltre che di caratteristiche tecniche di fascia alta.
Il prototipo è dotato di schermo da 4.3 pollici e processore dual core da 1.2GHz. Ma non è tanto importante l’hardware quando il software: questo prototipo mostra la versione 1.0 di Tizen all’opera.
Le aspettative per questo nuovo sistema operativo sono alte in quanto esso rappresenta la fusione tra Bada OS, sistema operativo che riscosse un discreto successo, e MeeGo, un progetto molto ambizioso iniziato da Nokia e Intel tempo fa.
Dal video sottostante possiamo notare alcune caratteristiche che contraddistingueranno Tizen:
- Graficamente il sistema ricorda molto l’interfaccia TouchWiz di Samsung. Non siamo sicuri che sia una cosa positiva.
- Il sistema non richieste tasti fisici né tasti virtuali fissi (come quelli del Galaxy Nexus). Il tutto si può gestire tramite gesture e pulsanti touch integrati nelle applicazioni.
- Il sistema è ricco di animazioni di transizione, più di Android, e di comode gesture.
- Sarà presente un’integrazione con i principali social network.
- Sarà compatibile con Samsung Kies, applicazione proprietaria di Samsung che non ha riscosso molta approvazione da parte degli utenti nella gestione dei dispositivi Android.
- La tecnologia NFC sarà supportata.
- Il sistema funziona in modo piuttosto stabile e fluido. In alcuni casi è presente del lag nelle animazioni, ma essendo ancora una versione di sviluppo ci auguriamo che verranno risolti.
Insomma, Tizen sembra essere giunto ad un punto di sviluppo piuttosto avanzato, e sicuramente avremo nuove informazioni nel prossimo futuro. Per ora le premesse ci sono tutte ed il nuovo OS Samsung potrebbe diventare il principale concorrente di Android. E la notizia ci rallegra perché senza un’adeguata concorrenza Google rischierebbe di adagiarsi sugli allori e di non migliorare sempre di più il proprio OS.
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