Un’applicazione, ad esempio, dovrebbe consentire ad un soldato ferito di trasmettere la sua esatta posizione sul campo di battaglia, il nome, il tipo di lesione e altre informazioni al personale medico.
Un’altra, chiamata “SoldierEyes”, invece, permetterebbe ai soldati di esaminare, tramite la fotocamera del dispositivo, l’ambiente in realtà aumentata per calcolare la distanza e la direzione degli obiettivi. Ed altre applicazioni consentirebbero di ricevere, attraverso una connessione ad un database remoto, informazioni in tempo reale, e anche di identificare biometricamente l’identità di una persona.
“We want to give people the right phones for the right reasons, not just give them another shiny thing to hang on their equipment carriers,” – Michael McCarthy
In totale, l’esercito degli Stati Uniti ha investito oltre 4,2 milioni di dollari per la creazione di circa 85 differenti applicazioni, sviluppate da militari così come da developer di terze parti.