I° giornata di test LG G2
08/10/2013, ore 10.00 circa, “Se non è Maometto che va dalla montagna… beh, sarà la montagna ad andare da Maometto”. Ebbene sì, le Poste Italiane non si smentiscono mai, l’ LG G2 (Maometto) era rimasto in deposito in attesa che la sua “montagna” andasse a ritirarlo.
Ma bando alle ciance, parliamo del protagonista, lui, (il non piccolo) LG G2.
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A primo impatto si presenta come solo un signor smartphone di ultima generazione, e di fascia alta, sa presentarsi: sottile con i suoi 8.9mm , leggero e incredibilmente comodo nonostante la sua dimensione di ben 70.9mm di larghezza X 138.5mm di altezza.
Senza ombra di dubbio, LG e il sistema operativo Android vanno a braccetto grazie alle comodità che mettono a disposizione all’utente. La versione Android di default è la 4.2.2. Cosa mi spinge a dire che LG e Android vanno a braccetto? Appena acceso il dispositivo, mi sono state fatte delle domande che con altri dispositivi (con sistema operativo Android) non mi sono state poste. Beh sì, voglio sentirmi importante per il mio smartphone, proprio come lui è importante per me!
In primis, mi è stato chiesto di scegliere quale combinazione di tasti a sfioramento anteriori preferisco utilizzare tra le due opzioni possibili (pulsante “Indietro” se posto a sinistra o a destra)
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poi quale nome volevo dare all’ LG G2, che verrà utilizzato come nome dello smartphone in Bluetooth, Wi-Fi Direct, ecc.
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A mio avviso, quest’ultima possibilità che ho elencato è molto comoda poiché non vi sarà più bisogno di entrare nelle impostazioni per modificare, ad esempio, il nome del proprio dispositivo nell’utilizzo del Bluetooth. Anche la prima possibilità che ho elencato non è da sottovalutare, soprattutto per chi è mancino o semplicemente è sempre stato abituato ad avere il pulsante “Indietro” sulla destra piuttosto che sulla sinistra (o viceversa). Insomma, LG G2 lo si può personalizzare fin dalla prima accensione in modo semplice e davvero comodo! Piccoli accorgimenti che fanno di uno smartphone uno smartphone di fascia alta.
Si dice che “la donna è curiosità”, ebbene sì, essendo donzella sono molto curiosa e la prima cosa che mi ha incuriosito dell’ LG G2 sono stati i pulsanti posti nel retro dello smartphone piuttosto che ai lati di esso.
Il mio parere a riguardo si può riassumere in un “Wow!”: come tutte le persone, quando ho in mano uno smartphone, il mio dito indice resta appoggiato nella parte posteriore e il fatto di avere proprio lì a portata di click la possibilità, ad esempio, di poter bloccare lo schermo dello smartphone la reputo una delle migliorie più intelligenti che io abbia mai notato! Ciò è molto comodo anche per abbassare il volume della suoneria o il volume delle chiamate proprio durante la chiamata senza fare alcun movimento in più, se non per cliccare proprio dove è già posizionato l’indice.
Un’altra miglioria che ha stuzzicato la mia curiosità è stata la funzione Knock-On: si tratta semplicemente di poter bloccare o sbloccare lo schermo dell’ LG G2 con due tocchi sullo schermo.
Il mio augurio è che presto tale funzionalità sarà possibile averla su tutti i dispositivi con sistema operativo Android (sperando così di poter cantare il ritornello di una famosa canzone di Bob Dylan, parlo ovviamente di “Knockin’ on heaven’s door” che nel nostro caso diventerà “Knockin’ on every screen”! Che battuta NERD Momy! ).
Stare lontani dall’ LG G2 è un’impresa ma devo, o finirò il mio periodo da tester in una giornata!
Alla prossima,
-Momy-