Qui ci vorrebbero 2 lezioni di sistemi operativi per spiegare la situazione...
Però ci provo:
Partendo dalla solita "allegoria" del kernel inteso come cuore di un S. O., si può pensare di renderlo più efficiente togliendo il superfluo e, come in questo caso, "ricostruirlo" in un altro modo...
Un kernel stock è compilato (costruito) in maniera piuttosto grossolana, passatemi il termine, caricando molti moduli (anche qui ci sarebbe da fare un'altra lezione) che spesso non sono necessari per l'utilizzo dello smartphone. Anche il governor (programmino che controlla la frequenza della cpu) è implementato nel kernel e, nei kernel stock, son presenti solo ondemand e con patch servative.
Altra cosa importante sono le "aftermarket" che per esempio implementano un nuovo modo per compilare un certo set di istruzioni, che nei kernel stock non ci sono.
I kernel alternativi ovviano a tutto questo è anche ad altro: tolgono i moduli non indispensabili e caricano come built in quelli essenziali, implementano governors innovativi come il pegasusq (derivato tra l'altro da un nuovo governor creato da Samsung per il gs3), si fa uso di patch (vedi la speedmod per, mi pare, la gestione della batteria a seconda dei carichi di lavoro), e, nel caso più specifico del kernel notecore, abbassando i voltaggi e cambiando le frequenze per un uso più efficiente.
Inoltre, non volendo lasciare niente incompiuto, si potrebbe parlare del nuovo tool di compilazione linaro (usato per il notecore) che effettivamente "costruisce" il kernel in maniera differente dal normale (ok, qui mi cogliete impreparato, non so cosa effettivamente faccia) coi risultati che tutti abbiamo visto...
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