Alex Sourov racconta infatti che, per valutare il comportamento dell’applicazione su un dispositivo di fascia bassa operante su una rete mobile non proprio efficientissima, un team di product managers e sviluppatori si è recato nel Continente Nero (qualcuno dirà sarcasticamente che con le prestazioni delle nostre reti mobili il test avrebbe potuto essere effettuato in Italia, ma tant’è).
Un gruppo di product managers e ingegneri si è recato in Africa per valutare le performance in Paesi in via di sviluppo. Abbiamo acquistato differenti dispositivi Android per testare l’ultima versione dell’applicazione Facebook e il processo di testing si è rivelato difficoltoso. La combinazione tra una rete mobile intermittente con ridotta larghezza di banda e la mancanza di memoria sui dispositivi si è tradotta in tempi di caricamento lenti e crash costanti. Inoltre, abbiamo esaurito in 40 minuti il nostro traffico dati mensile.
Insomma, i test sul campo hanno evidenziato i problemi dell’applicazione e portato gli sviluppatori a snellirla per facilitarne il funzionamento su dispositivi single-core con alcuni accorgimenti come il caricamento delle immagini nella sola risoluzione dello schermo del device e l’abbandono dei formati JPEG e PNG a favore del formato WebP di Google, il caricamento delle funzionalità dopo l’avvio dell’applicazione e in alcuni casi solo dopo richiesta dell’utente e la riduzione delle dimensioni dell’applicazione del 65%.
Potete scaricare o aggiornare l’applicazione di Facebook dal link sottostante: avete riscontrato i miglioramenti promessi?