Cosa cambierà realmente? Google adeguerà i prezzi delle applicazioni in ogni paese del mondo basandosi sulle varie e specifiche tasse, per poter mantenere il rapporto esatto tra il prezzo finale dell’applicazione ed il sisma economicote del paese dal quale si acquista.
Per gli utenti e lo sviluppatore non dovrebbe cambiare niente, solamente il prezzo di ogni applicazione potrebbe variare, e di conseguenza potrebbero cambiare anche i metodi di pagamento.
Se per esempio, un utente italiano, in viaggio all’estero, decide di acquistare un’app tramite la propria carta di credito italiana, il prezzo dell’applicazione verrà calcolato secondo le tasse del proprio paese, e non di quello straniero.
Come specificato nell’e-mail, gli sviluppatori Android non dovranno effettuare alcuna operazione per poter rendere effettivi i cambiamenti delle proprie applicazioni, poichè saranno automaticamente aggiornati da giorno 21 Maggio. Lo sviluppatore potrà comunque aggiornare nuovamente il prezzo subito dopo questi piccoli cambiamenti.
Mossa strana da parte di Google che ci lascia con molti dubbi; non sappiamo perchè il colosso di Mountain View voglia differenziare ogni singolo mercato. Ci aspetta un lancio globale di un Play Store con applicazioni, libri, musica, film e molto altro? O semplicemente un cambiamento mosso dalla crisi economica di molti paesi?
Per maggiori informazioni: Transition to tax-inclusive pricing on Google Play