Netflix, Sky Go e soci presto disponibili anche in viaggio?

14 Maggio 20164 commenti

Una recente proposta della Comunità Europea potrebbe presto permetterci di godere dei nostri abbonamenti a Netflix e Sky Go anche mente ci troviamo in terra straniera, a partire dal 2017.

Secondo la proposta di legge, che fa parte di un progetto per eliminare le barriere digitali tra i paesi membri, i consumatori saranno in grado di accedere al catalogo italiano dei servizi online da loro sottoscritti anche quando si troveranno in altri paesi europei.

Attualmente infatti, quando ci rechiamo all’estero e proviamo ad accedere a Netflix, ci viene offerto il catalogo e la lingua del paese in cui ci troviamo in quel momento: ad esempio a Londra potremo visualizzare comunque tutto il catalogo, comprese alcune serie che in Italia sono esclusiva di altri servizi, ma ovviamente soltanto in lingua inglese (a meno che non vogliate utilizzare qualche servizio VPN).

La UE spera di rendere operativa la proposta nel 2017, ovvero lo stesso anno in cui dovrebbe essere abolito il roaming all’interno dei paesi membri, offrendo quindi anche la possibilità di usare i propri GB per usufruire dei servizi online, senza alcun sovrapprezzo. Questa concessione sarebbe comunque limitata nel tempo per l’utente, probabilmente per evitare l’utilizzo da parte di cittadini che si sono trasferiti in un altro paese, più che visitarlo in vacanza.

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Non tutti i fornitori di contenuti audiovisivi hanno accolto caldamente la novità, in quanto temono che i produttori e gli studios possano chiedere più denaro per rendere i propri prodotti “da viaggio”. Non se la passano meglio i detentori dei diritti d’autore, i quali diffidano molto di tutto ciò che possa erodere il principio di territorialità dei contenuti che secondo la loro opinione è alla base dei finanziamenti per molti film.

La più grande preoccupazione però va più in là di tutto questo, in quanto una riforma proposta dalla Comunità Europea vorrebbe allentare le redini del copyright all’interno della stessa UE per aumentare le possibilità di accesso ai contenuti in altri paesi. I produttori e gli studios temono che in questo modo le licenze nazionali possano perdere di valore, e che di conseguenza i fornitori come Netflix e Sky non vogliano più pagare così tanto per un’esclusiva in Italia, se il contenuto fosse acquistabile da parte nostra anche in Francia o Germania.

In qualunque caso una buona proposta da parte dell’UE e soprattutto una novità positiva per il consumatore finale, che oltretutto sembra andare a braccetto con l’abolizione del roaming. Potremo solo trarne benefici, non credete?

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