Attraverso questi attacchi mirati e silenziosi si potrà facilmente entrare in possesso di dati privati, sensibili, come dimostrato brevemente dai ricercatori.
Tra i dati preferiti e facilmente accessibili grazie a questi attacchi troviamo, credenziali bancarie, di PayPal, carte di credito, mail, Facebook e persino telecamere IP.
Ma nonostante ciò, la ricerca dell’Università tedesca ha dimostrato che anche un software antivirus durante la procedura d’aggiornamento del database utilizza certificati SSL non validi che potrebbero essere utilizzati per entrare nel sistema, ed ancora i servizi online delle banche potrebbero utilizzare i medesimi certificati non verificati e quindi esporre l’utente a numerosi problemi.
Attualmente non c’è una vera e propria soluzione o protezione a tutto ciò; l’unico consiglio per ogni utente è far sempre attenzione all’accesso su qualsiasi pagina web che richieda credenziali sensibili verificando la presenza di certificazioni SSL riconosciute e valide.
Tra i 185 milioni d’utenti che potrebbero essere colpiti da questi attacchi c’è qualcuno di voi che ha già avuto problemi?