Recensione Huawei P10: la conferma di un 5 pollici quasi perfetto

18 Aprile 201730 commenti

Huawei è riuscita nel suo intento: fino a qualche anno fa lottava per dare del filo da torcere "ai grandi marchi", oggi ne è parte. Presentato in occasione del Mobile World Congress 2017, Huawei P10 è lo smartphone top di gamma da 5 pollici che stavamo aspettando.

La parola “conferma” (che trovare ripresa anche nel titolo di questa recensione) è la più utilizzata anche dai colleghi per definire questo nuovo P10. Si, perché Huawei P10 è uno smartphone che non porta grandissime novità in campo, ma cambia qualche piccolo dettaglio che va a confermare che Huawei è arrivata finalmente in vetta e se la gioca testa a testa con i principali competitor. Arrivare in cima vuole però dire alzare due asticelle: prezzo e qualità (intesa complessivamente dell’intero prodotto). Per quanto riguarda il prezzo siamo sicuramente saliti: P10 costa 679,90 €, ma la qualità? Scopriamolo insieme.

Unboxing

La confezione di Huawei P10 con apertura a scrigno contiene un cavo USB/USB Type C, un alimentatore con ricarica rapida (5V – 2A, 4.5V – 5A, 5V 4.5A) e gli auricolari classici di Huawei simil-iPhone.

All’interno troviamo inoltre. una cover in plastica rigida trasparente che si rende praticamente necessaria data la scivolosità importante del dispositivo

Dispositivo

Posseggo un Huawei P10 Nero (opaco) e in queste settimane spesso mi sono sentito dire “Ma hai un iPhone?”. Inutile negarlo, il design è molto simile a quello di un iPhone 7 e specialmente questa colorazione lo rende ancora più confondibile; tuttavia non lo vedo come un “problema”, anzi: personalmente apprezzo molto l’estetica di iPhone 7(solo quella, parliamoci chiaro).

E’ simile anche a P9 ma con forme molto più arrotondate e con il sensore biometrico che diventa un’ellisse ed è posizionato sul fronte e non più sul retro. Tale sensore ha una velocità disarmante, è il più rapido presente in circolazione e non sbaglia un colpo. Per dare un’idea: è possibile sbloccare lo smartphone con un “tap” sul sensore, praticamente sfiorandolo. La parte alta posteriore contente il comparto fotografico composto da una fotocamera standard da 12 MP e una monocromatica (bianco e nero) da 20 MP realizzate in collaborazione con Leica e corredate di autofocus laser e OIS.

Nella parte frontale troviamo il display da 5.1″ di tipo IPS con risoluzione Full HD per circa 432 ppi. Presente inoltre a fotocamera frontale 8MP con f/1.9 che ha la particolarità di “trasformarsi” in grandangolare se rileva più di una persona nello scatto o se allontaniamo il telefono dal viso. Il funzionamento non è sempre preciso e chiaro, ma è una funzionalità interessante.

Nel lato inferiore è presenta la porta USB Type C, lo speaker molto potente seppure mono e il primo microfono. Il secondo è posto nella parte superiore. Assente il sensore IR.

Il lato destro è caratterizzato dal bilanciere del volume e dal pulsante per l’accensione e lo sblocco. Quest’ultimo è leggermente zigrinato e ha una linea rossa che lo circonda che, almeno nella colorazione nera, piace molto. Sul lato sinistro è presente solo lo slot per la Nano SIM e la Micro SD (o per due Nano SIM a seconda dei mercati).

Complessivamente si tratta di un telefono che da la sensazione di solidità che ci si aspetta e grazie alle dimensioni contenute, si aggiudica il premio di top di gamma più maneggevole – ad oggi. Ovviamente bisogna tenere in considerazione che è l’unico tra “I big” ad avere un display da soli 5.1 pollici, ma nessuno sta facendo gara a chi ce l’ha più grosso (il display – ndr).

Di seguito la scheda tecnica completa.

Rete
Tecnologia GSM / HSPA / LTE
Dispositivo
Dimensioni 145.3 x 69.3 x 7 mm
Peso 145 g
SIM Mono SIM (Nano-SIM) o Dual SIM (Nano-SIM, dual stand-by)
Display
Tipo IPS-NEO LCD
Dimensione 5.1″
Risoluzione 1080 x 1920 pixel (432 ppi)
Protezione Corning Gorilla Glass 5
Piattaforma
OS Android Nougat 7.0 con Emotion UI 5.1
Chipset HiSilicon Kirin 960
CPU Octa-core (4×2.4 GHz Cortex-A73 & 4×1.8 GHz Cortex-A53)
GPU Mali-G71 MP8
Memoria
SD microSD, fino a 256 GB (usa lo slot della seconda SIM)
Interna 32 GB / 64 GB, 4 GB RAM
Camera
Primaria Dual 20 MP + 12 MP, f/2.2, OIS, Leica optics, phase detection e laser autofocus, flash dual-LED (dual tone)
Video 2160p@30fps, 1080p@60fps, check quality
Secondaria 8 MP, f/1.9
Batteria
Non rimovibile 3200 mAh

Display

Come accennato, Huawei P10 ha un display IPS da 5.1 pollici con risoluzione Full HD che risulta essere molto luminoso e con una range di illuminazione che riesce ad arrivare anche molto in basso (comodo nelle ore notturne dove si può poi anche attivare l’ormai classica modalità “Protezione occhi”). Pur non trattandosi dunque di tecnologia AMOLED, i colori sono abbastanza caldi, i bianchi sono pressoché perfetti. Ottima la visibilità sotto la luce diretta del sole quando il contrasto viene notevolmente aumentato. Il vetro ha il trattamento oleofobico ed è di tipo Gorilla Glass 5.

Fotocamera

Huawei P10 monta nuovamente due fotocamere posteriori realizzate in collaborazione con Leica: una è standard da 12 megapixel, l’altra è monocromatica (bianco e nero) con sensore da 20 megapixel. Quest’ultima può essere utilizzata singolarmente per scattare foto monocromatiche native (senza dunque dover effettuare una foto a colori e poi “filtrarla” in bianco e nero). Quanto invece le due lenti lavorano assieme, in modalità standard quella monocromatica consente di ricavare più luce e migliorare di conseguenza lo scatto (a colori) realizzato dall’altra lente tramite software.

Le due lenti lavorano insieme anche in modalità “Apertura ampia” che consente di realizzare sia durante lo scatto sia dopo il cosiddetto effetto bokeh in maniera veramente precisa.

Invariate le altre modalità di scatto come Notturno, Light Painting e Filigrana.

I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K oppure fino a 60fps in Full HD. Buono l’audio registrato.

Note negative della fotocamera le abbiamo durante lo zoom che, una volta superati i 2X (che vengono realizzati in maniera semi-ottica grazie alle due fotocamere) sgrana decisamente l’immagine e sulla stabilizzazione delle lenti che, pur essendo ottica, è considerabile appena “buona”.

Guarda le foto a risoluzione originale su Google+.

Software, AUDIO e performance

Huawei tende a personalizzare in maniera decisamente aggressiva i propri device. Huawei P10 non è certo un eccezione, anzi, a bordo troviamo la nuovissima EMUI 5.1 che va a mascherare Android Nougat (7.0). Data la possibilità nativa di installare temi ed icon pack, non apprezzando particolarmente le icone stock di Huawei ci permettiamo sempre di rimpiazzarle con quelle ufficiali di Android che vedrete nei prossimi screenshot.

A cambiare, in questa nuova versione dell’interfaccia proprietaria di Huawei, sono le performance generali, così come alcune modifiche a livello grafico. Da sottolineare, in particolare, l’introduzione del drawer, scelta particolarmente apprezzata da parte nostra. Sempre a livello di interfaccia utente, troviamo la possibilità di personalizzare la modalità di navigazione, scegliendo fra i tasti virtuali o le gesture attuabili mediante il sensore per la rilevazione delle impronte digitali.

Parlando di performance, quindi, Huawei P10 introduce due nuove funzionalità back-end  che dovrebbero gestire in maniera intelligente la potenza offerta dal telefono: Ultra Memory Ultra response. Il primo è un algoritmo incentrato sull’ottimizzazione dell’uso della memoria RAM mediante l’apprendimento di ciò che più ci interessa o riteniamo importante, che verrà avvantaggiato e mantenuto in memoria più a lungo rispetto al resto delle app.

Ultra response, invece, non è altro che l’implementazione di un nuovo driver che dovrebbe garantire una risposta al tocco più prestante mediante un sistema di predizione del tocco.

Segnaliamo, inoltre, la possibilità di potersi creare un proprio spazio virtuale (limitato ad uno per dispositivo) criptato ed accessibile mediante l’impronta digitale: all’interno di tale spazio potrete conservare i vostri dati senza che siano accessibili da qualsivoglia utente.

Buona la gestione delle notifiche che rispecchia la versione Vanillia di Android, fondendola con lo stile tipico della Emotion UI: sparisce, dunque, la timeline  introdotta nella versioni precedenti, mentre compaiono i quick toggle, personalizzabili e lo slider per la luminosità. Parlando di notifiche dobbiamo fare presente che, pur avendo introdotto la possibilità di eliminare con uno swipe le notifiche dalla lockscreen, questo risulta difficoltoso in quanto la maggior parte delle volte sono necessari 2 o 3 tentativi prima di ottenere quanto richiesto. Questo “bug” lo abbiamo riscontrato già in Mate 9 e dunque non è ancora stato risolto.

A livello di performance non ci si può certo lamentare: a bordo di questo Huawei P10 troviamo lo stesso Kirin 960 che alimentava Mate 9. L’usabilità quotidiana è perfetta e, grazie alla nuova GPU Mali-G71 MP8, anche la giocabilità risulta buona, con una riproduzione perfetta di contenuti a 1080p. Si nota, tuttavia, la presenza del throttling, constatabile nelle temperature raggiunte dal dispositivo sotto stress intensivi.

Nonostante sia equipaggiato con uno speaker mono, Huawei P10 si difende egregiamente, regalando un audio pulito anche a massimo volume. Dove la qualità cala, invece, è nell’utilizzo con le cuffie poiché il volume risulta decisamente basso rispetto alla media. Ottimo il volume in chiamata.

A livello di ricezione non ci si può certo lamentare: i prodotti Huawei sono sempre una certezza in questo campo. Troviamo il supporto al Wi-Fi a/b/g/n/ac (dual-band), LTE-A fino a 600 Mbps, Bluetooth 4.2, NFC e USB-2.0 (connettore tipo C).

Batteria

3200 sono i mAh che alimentano la batteria di Huawei P10. Nonostante la scelta di adottare un pannello FHD ed una capacità decisamente buona per un device da 5.x pollici, le prestazioni del telefono, per quanto riguarda l’autonomia, tendono ad essere altalenanti. Pur utilizzando il dispositivo con la stessa ruotine quotidiana vi capiterà di arrivare a sera con una buona percentuale di batteria rimasta quando altre volte, invece, vi ritroverete con il telefono morente. Nonostante i vari update ricevuti nel corso della nostra prova, il problema non sembra essere stato risolto. Utilizzando adattatore e cavo fornito in confezione, però, potrete tranquillamente passare dal 2/3% ad oltre il 50% di batteria in poco più di 30 minuti, evitando situazioni spiacevoli.

Conclusioni

A conti fatti, dunque, Huawei P10 rappresenta un telefono che risulta bello e piacevole da utilizzare. La domanda che sorge, però, è se sia un telefono eccelso al punto da giustificarne il costo. Al prezzo proposto da Huawei risulta davvero difficile consigliarlo data la vasta scelta che offre il mercato; tuttavia online ha già sfondato la soglia dei 500€ che riteniamo sia un prezzo davvero interessante per questo dispositivo.

Huawei P10 è l’innegabile conferma della qualità raggiunta dai prodotti dell’azienda cinese, ma è anche un segno di mancanza di personalizzazione: Con Galaxy S8 alle porte ed LG G6 che si è accaparrato un po’ di pubblico durante lo scorso MWC, ci chiediamo se non sia ora, per l’azienda, di forzare i limiti e proporre qualcosa per cui gli utenti siano disposti a pagare.

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