Secondo Sergey Brin internet è sotto attacco da parte dei governi, di Facebook ed Apple

16 Aprile 201246 commenti

Sergey Brin, co-fondatore di Google, intervistato dal auotidiano The Guardian, ha rilasciato una dichiarazione che ha provocato diverse accese discussioni.


Sergey Brin si dice preoccupato per l’attuale situazione di internet e per la direzione che sta prendendo, e sostiene che Google farebbe molta fatica a nascere come sito in un periodo come questo.
La colpa? Dei governi che, con la scusa della pirateria, cercano sempre più di aumentare il proprio controllo sul web, e di società come Facebook ed Apple che creano dei sistemi troppo chiusi all’interno di internet. La parola utilizzata è walled gardens</, ovvero giardino chiuso da un muro.
Riguardo i governi, le sue parole sono indubbiamente veritiere. Il padre di Google si era già scagliato in passato contro la censura in Cina, confrontandola con quella dell’Unione sovietica, dove vi ricordiamo nacque e da dove scappò da giovane. Il problema è che ormai non sono più solo i governi autoritari ad interessarsi a internet, ma anche i democraticissimi Stati Uniti e l’Unione Europea, con proposte di legge votate alla censura. Anche in Italia era stata proposta dalla Lega Nord una legge del genere, ma per fortuna non sembra aver avuto seguito.

Riguardo Facebook e Apple la faccenda è più complessa. L’accusa di creare sistemi troppo chiusi è senza subbio fondata: in particolare Brin accusa facebook per la gestione dei dati dell’utente. Molti di questi sono accessibili solo da Facebook stesso, non possono essere tracciati da motori di ricerca o trovati da utenti non iscritti a Facebook. Inoltre critica l’impossibilità di spostare i dati verso un altro servizio. Tuttavia, lo stesso si può dire di molti servizi di Google stessa. Un esempio molto eloquente è come dalla versione 4.0 di android sia stata disattivata la sincronizzazione dei contatti Pen Facebook per favorire l’uso di Google+.

Nell’intervista Brin insiste molto sulla libertà di internet e sul fatto che debba essere libero, come lo è il mondo fisico. Una frase eloquente è

se il Canada decidesse di attaccare gli USA con dei carri armati, nessuno potrebbe impedir loro di superare il confine. Lo stesso è su internet. È impossibile cercare di controllarlo.

Oppure

sui tempi lunghi devono capire [i governi] che è impossibile controllare internet, a meno che non lo disattivino del tutto

Se masticate un po’ di inglese potete leggere tutta l’interessante intervista qui.

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