Google Now è stato un primo chiaro esempio di ricerca avanzata, più interattiva, rapida e precisa in grado di offrirci risultati più utili ai nostri bisogni.
Ma non sarà questo l’ultimo traguardo ricercato da BigG, infatti si vorranno scoprire i bisogni nascosti degli utenti in modo tale da poter fornire risultati sempre più utili e precisi. Ma così, ricercando informazioni personali, come già fanno molti servizi sul web, non sarà sempre più violata la nostra privacy?
Oggi questo non sembra essere un grande problema dato che i tanti social network e lo stesso Google conoscono tutte le nostre informazioni, le nostre abitudini ed i nostri spostamenti.
Per poter migliorare la ricerca sui dispositivi mobile il colosso di Mountain View ha avviato un esperimento, denominato “Daily Information Needs Study”, che ha aiutato circa 150 persone nelle loro ricerche giornaliere, notificando a fine giornata una domanda:
“What did you want to know recently?”
Ciò avrebbe fornito a Google tutte le informazioni necessarie per dare agli utenti i risultati più utili. Una sorta di lettura del pensiero che fornirà i risultati di una ricerca mai effettuata. Certamente un enorme passo avanti.
Attendiamo ulteriori novità da BigG.