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22/07/2012
Di colpo mi ritrovo ad osservare le mie aspettative di un'estate favolosa svanire tra la nebbia di questo fine Luglio.
Sto provando a ragionare, con i tuoni che aspettano che io esca fuori mentre minacciosamente urlano il mio nome
con il rock che mi incita ad uscire e le orecchie che vogliono morire.
Ho capito che in questo mondo le cose che consideriamo "le più belle" sono quelle che fanno male.
Ho visto l'amore uccidere,
lo osservavo inerme spingermi nel baratro, mentre il male pregava e combatteva per ottenere la mia vita, avrei perso solo io.
L'ho visto mentre creava mondi nuovi e realtà astratte, avrei persino potuto vederlo nascere ma mi sono svegliato quando già era in me.
Ho pensato a qualcosa di geniale, a qualcosa che poteva spiegare tutto ma ho gettato violentemente a terra le armi prima di combattere,
perchè ho capito che se l'amore uccide, io, che cerco sempre di schivarlo, sono troppo morto per poterne parlare.
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Volando tra i colli, girasoli e folli
e verdi ginestre
la gente si sveste, via dalle finestre
si gira e t'investe, nessuno fa feste.
In questa notte d'inverso
ognuno è diverso.
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Spiegazione:
questa poesia mi è venuta in mente frase per frase in 3 giorni diversi, ieri notte mi è venuto in mente l'ultimo pezzo e ho dovuto registrarmi la voce per paura di dimenticarlo. E' corta ma volevo qualcosa che spiegasse in poche parole ciò che volevo esporre. E' come un quadro, ogni colore ha il suo significato, e allo stesso modo non potrebbe essere capito da molti. Nei primi tre versi ho voluto esplicare la pazzia presente nei nostri giorni e in quelli passati, ho voluto mischiare il concetto con il reale, si immagina un prato di girasoli attraversato da folli e poi si immaginano delle ginestre, verdi (se non lo avete fatto prima fatelo ora). Mischiando il tutto avete vissuto in prima persona la pazzia, avete immaginato qualcosa che non può essere reale.
Nel quarto e quinto verso ho voluto rappresentare la facilità con cui ci si sveste (ultimamente) sia d'abito che di morale. Sempre più velocemente la gente cambia di carattere (quarto verso) e mostra la sua parte peggiore quando vai via, quindi in poche parole parlano male di te quando non ti vedono (quinto verso).
Il sesto e il settimo verso indicano la facilità con cui vengono fatte alcune cose negative e nessuno dice nulla, nessuno fa funerali e allo stesso tempo nessuno fa feste, tutti fanno finta di nulla.
Per riprendere il senso della poesia ho inserito gli ultimi tre versi, che consistono in un punto grafico che esprime ancora qualcosa.
E' la prima poesia che spiego apertamente ed è la prima volta che desidero fortemente chiamare una mia creazione "poesia". Mi scuso anticipatamente se non tutti capiranno.
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Mi sveglio tutte le mattine all'alba e credo di avere in testa qualche concetto sull'amore,
osservo il sole sorgere e tramontare e mi addormento con in testa pensieri che credo sempre diversi,
incontro amici, distrattamente parlo e racconto di me.
Siamo giovani e inesperti, vogliamo scrivere e innamorarci, chiediamo certezze e non vogliamo cambiare, abbiamo sempre in testa l'idea di scrivere una canzone ma non abbiamo mai il coraggio di farlo. Poi qualcuno si sveglia all'alba e scrive una canzone che fa:
Mi sveglio tutte le mattine all'alba e non avevo mai visto un alba come questa,
osservo il sole sorgere e tramontare e cavolo quanto sarebbe stato romantico con te vicino,
incontro amici, distrattamente parlo e racconto di te.
Siamo giovani e innamorati, vogliamo scrivere e fare esperienza, chiediamo il cambiamento e vogliamo certezze, abbiamo sempre in testa l'idea di scrivere una poesia ma non abbiamo mai il coraggio di farlo. Poi qualcuno si sveglia all'alba e scrive una poesia che fa:
Mi sveglio tutte le mattine all'alba e credo di avere in testa qualche concetto sull'amore,
osservo il sole sorgere e tramontare e mi addormento con in testa pensieri che credo sempre diversi,
incontro amici, distrattamente parlo e racconto di me.
Siamo, multiformi, creativi e imprevedibili... siamo strani, ma siamo sempre gli stessi: alla fine c'è, puntuale, qualcuno a caso che si chiede il perché delle cose senza mai risolvere nulla, poi distrattamente guarda la sveglia e si addormenta, si inchina alla nuova alba e capisce che ne ha abbastanza dell'amore.
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Forse sto aspettando l'estate solo per sostituirti
per girarmi dall'altro lato cercando di non pensarti.
Tutto gira lento come se in assenza di vento
magari mi lasciassi un ricordo una foto altrimenti lo scordo
una canzone buttata al vento girovagando tra il sole e il tramonto
un pensiero nato orso, troppo grosso e quindi soppresso
lasciami un mondo peggiore
così che quando sarò li a pensare potrò immaginare di venirti a salvare.
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Abbracciami ora, rendi tutto questo reale,
stringimi ancora, fammi capire che per te sono il migliore,
ascoltami ora, prova a capire che questo fa male,
baciami ancora, fammi dimenticare ogni dolore.