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Qualcomm: i rumors su Snapdragon 810 sono “spazzatura”, primi dettagli su Snapdragon 820

Gli ultimi mesi, per Qualcomm, non sono stati facili: il “caso” Snapdragon 810 ha messo in difficoltà il chip-maker di San Diego, che ha perso un importante cliente come Samsung e punta a fare di meglio con il prossimo Snapdragon 820. Tuttavia, l’azienda è ben lontana dal fare “mea culpa” e contrattacca, definendo le indiscrezioni riguardanti il suo attuale chip high-end “spazzatura” e ipotizzando strane manovre dietro la messa in circolazione di tali rumors.

Il vicepresidente del marketing Tim McDonough, in un’interivsta rilasciata a Forbes, ha infatti definito senza mezzi termini “spazzatura” i rumors che parlavano di problemi di surriscaldamento di Snapdragon 810, affermando che nessun device arrivato sul mercato abbia presentato problemi di questo tipo e che mettere in giro voci false abbia giovato a qualcuno:

I rumors sono spazzatura, non c’è stato alcun problema di surriscaldamento su device arrivati sul mercato con Snapdragon 810. E se questo è vero, come noi crediamo, perchè è stato alzato un simile polverone? Perchè qualcuno ha diffuso informazioni false su Snapdragon 810? Il nostro parere è che tali indiscrezioni sono partite al momento della presentazione di LG G Flex 2, poichè Snapdragon 810 è stato il primo chip high-end ad arrivare sul mercato. Qualcuno, quindi, ha deciso di costruire falsi rumor, cosa spiacevole ma a volte gli affari vanno così. Questo ci ha costretto a spendere molto tempo per replicare ad affermazioni false.

Chi avrebbe tratto vantaggio gettando fango su Snapdragon 810? Il dirigente pone questa domanda e la risposta più ovvia sembra essere Samsung, che “grazie” a questa storia ha deciso per lo strappo mettendo in campo il suo chip Exynos 7420.

La stessa, clamorosa, rinuncia di LG non costituirebbe una prova, secondo il dirigente: i coreani avrebbero infatti deciso di utilizzare Snapdragon 808 ben 18 mesi fa, quando nulla si sapeva del surriscaldamento di Snapdragon 810.

McDonough ammette inoltre che i problemi evidenziati inizialmente da G Flex 2 e One M9 fossero reali, puntualizzando però che si trattava di versioni prototipali dei due device, differenti da quelle poi effettivamente arrivate sul mercato.

Va detto però che i produttori sono stati costretti ad apportare correttivi ai propri device proprio a causa degli effettivi problemi di surriscaldamento riscontrati con Snapdragon 810: ricordiamo, ad esempio, la limitazione imposta al chipset Qualcomm dal software HTC o, per restare agli ultimi giorni, i particolari accorgimenti che Xiaomi ha utilizzato sul nuovo Mi Note Pro. I test di arstechnica hanno inoltre evidenziato come Snapdragon 810 faccia fatica a mantenere la frequenza operativa massima, comportandosi peggio anche del fratello minore Snapdragon 808.

Insomma, che alcuni abbiano avuto interesse a ingigantire un problema comunque rilevante è un’opinione rispettabile; che il problema sia effettivamente presente, tanto da essere stato risolto solo dai produttori, con correttivi hardware o software (questi ultimi a scapito dell’utente finale), o addirittura scegliendo un altro chip (l’ha fatto LG e potrebbe farlo anche Motorola) è qualcosa che forse una grande azienda come Qualcomm dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere.

Nella seconda parte dell’intervista, McDonough ha svelato una nuova funzionalità di cui sarà dotato il prossimo Snapdragon 820: si tratta della computing platform Zeroth, in grado di acquisire dati dai circa dieci sensori presenti su ogni smartphone, elaborarli, e utilizzarli per migliorare l’esperienza d’uso.

Un buon esempio riguarda la fotografia: la piattaforma Zeroth è in grado di riconoscere l’ambientazione e regolare di conseguenza le impostazioni della fotocamera per ottenere un risultato ottimale. Sarà possibile inoltre cercare foto tramite parole-chiave.

Zeroth catalogherà le vostre foto e le renderà identificabili mediante keywords. Ad esempio, cercando ‘io in spiaggia’ salteranno fuori le foto giuste, perchè Zeroth conosce il vostro aspetto e quello di una spiaggia.

Qualcomm rilascerà l’SDK nei prossimi mesi, per permettere agli sviluppatori di prendere dimestichezza con la nuova funzionalità.