I “giocatori”, infatti, dovranno entrare in Maps e, schiacciando la barra di ricerca, comparirà la scritta “Inizia” con una Pokéball a fianco. A questo punto, tutto quello che bisognerà fare sarà impugnare lo smartphone e, se ci si trova nel luogo giusto, le creature appariranno grazie alla realtà aumentata sullo schermo, pronte per essere catturate “agitando” il dispositivo.
httpvh://youtu.be/4YMD6xELI_k
Tuttavia, i 150 Pokémon si trovano solamente in alcune aree del mondo in cui sono presenti i cosiddetti Pokélabs. Per ora, siamo a conoscenza di cinque “laboratori”, che si trovano rispettivamente a Mountain View, al CERN, alle sedi Google di Dublino e Tokyo e al Sydney Opera House.
Peccato che, dalle nostre parti, non ce ne siano in zona, ma è certamente un bellissimo pesce d’Aprile e, a nostro avviso, anche un’interessante collaborazione con Nintendo, la quale ha ribadito più e più volte che non avrebbe portato su mobile i suoi giochi. Che il vento stia cambiando?
[UPDATE]
Come ci informano alcuni nostri lettori, sembra che siano stati “avvistati” dei Pokémon anche a Roma, a Città del Vaticano, a Milano, a Venezia, a Parigi, vicino alla sede Nintendo in Giappone, Buenos Aires, Rio, Napoli.. Insomma sono un po’ dappertutto!
Continuate ad informarci, però, se ne trovate altri!