L’autore della presentazione Android Modding Source, Dan Rosenberg, sottolinea la facilità con la quale è possibile ottenere i permessi di root nei nostri device Android:
“Di 10 vulnerabilità che ho trovato e usato per il rooting su Android, 9 erano correlate a “stupidi” permessi sui file non presenti nel codice originale di Android, ma introdotti dai produttori.”
Non siamo in grado di smentire o confermare queste affermazioni, e queste ricerche, ma senza alcuna polemica, le armi utilizzate dai grandi produttori per vietare il root sembrano essere a doppio tagli. Infatti, nonostante la mole di lavoro per vietare il root, i produttori Android sembrano aver semplificato il lavoro alle community.
Potrete consultare la presentazione tramite il seguente script:
Android Modding Source by Dan Rosenberg
La soluzione a tutto ciò, se di male si parla, potrebbe essere separare le interfacce proprietarie da Android, utilizzandole come qualsiasi applicazione presente sul Google Play Store, come fosse un ottimo Launcher. Il problema risollevato oggi è di vecchia data, ed attualmente non è stata trovata una soluzione.
Vi terremo aggiornati.